laR+ il dopopartita

‘All’inizio troppi errori, ma le occasioni le abbiamo avute’

L’Ambrì recupera tre reti al Ginevra, ma poi si arrende ai rigori. McMillan: ‘Non dobbiamo dare agli arbitri la possibilità di fischiarci falli’.

Il gol di Formenton ha mandato in panico i granata, ma per vincere non è bastato
(Ti-Press/Crinari)

Ambrì – La situazione al 40’ fa sì che quello ottenuto contro la capolista Ginevra è un punto guadagnato dall’Ambrì, che però ha anche qualche motivo di rimpianto relativo alla prima parte di gara. Infatti, pur lasciando troppo spazio al Servette nei primi due tempi nei quali segnano Praplan (in superiorità numerica al 4’) e due volte Omark (al 18’, poco dopo aver superato un’inferiorità numerica e al 25’ in 4 contro 4), almeno fino al 22’ i leventinesi si erano creati delle ghiotte occasioni, in particolare un 2 contro 0 non sfruttato da Formenton e un clamoroso palo di Eggenberger a porta vuota. Poi però fino alla seconda pausa l’Ambrì praticamente non si vede più, nonostante il timeout chiesto da Cereda al 29’.

Poi la partita cambia improvvisamente: Bürgler sfrutta una superiorità numerica al 41’, Formenton sfrutta l’assist di Heed al 47’ e al 54’ Chlapik sfrutta un nuovo powerplay. Nei minuti finali i biancoblù tentano invano di portare a casa la posta piena. A inizio supplementare riescono poi a superare 22" in 3 contro 5 e a portare così l’incontro ai rigori. A quel punto però l’unico a segnare è Tömmernes.

I leventinesi riescono così a limitare i danni, rispetto alle contemporanee vittorie di Lugano e Langnau, cosa non scontata contro la capolista (seppur giunta in Ticino con soli quattro stranieri in formazione), ma contro il Langnau, sabato alla Ilfis, ci saranno in palio tre punti pesantissimi. L’attitudine dovrà allora essere forzatamente quella degli ultimi venticinque minuti. Cereda ha anche provato a mescolare le linee (l’assenza di Spacek, che ne avrà per una settimana per una contusione alla gamba, s’è sicuramente in questo senso fatta sentire). C’era però McMillan, autore di un’ottima prestazione. «Abbiamo avuto qualche problema a inizio partita, il loro 3-0 era frutto dei nostri errori, ma il nostro primo gol ci ha ridato energia, così come al pubblico, abbiamo risposto bene. Ai rigori poi poteva andare in qualsiasi direzione, loro hanno segnato un solo gol – riassume il canadese –, inoltre Juvonen ha giocato molto bene e ci ha tenuti nella partita con le sue grandi parate, è un giocatore fondamentale per noi. Gli arbitri hanno avuto una serata dura ma non possiamo controllarli. Dobbiamo tenere il bastone sul ghiaccio e non dare loro occasioni per fischiarci penalità». Anche i leventinesi ci hanno messo del loro, come nel caso dell’eccessiva durezza fischiata a Fohrler (e costata il 3-0) o il soprannumero al 27’, al proposito si esprime Trisconi: «Chi deve entrare deve essere più concentrato è successo qualche volta di troppo ora, sono penalità gratis».

I leventinesi sono poi stati bravi a sopravvivere in tre a inizio overtime, ma dopo la partita Luca Cereda ha comunque voluto chiedere spiegazioni agli arbitri: «Alle 6 e mezza ci troviamo con i due allenatori, ma trovo molto più interessante andare a sfogarsi e anche scusarsi dopo la partita, gli episodi erano tutti contro di noi, anche per il 3-0. Dopo 20’ ho detto che non stavamo giocando male, ma potevamo fare di più con e senza disco».

Anche per Trisconi la prestazione è stata tutto sommato positiva: «Abbiamo avuto diverse occasioni con McMillan, Formenton ed Eggenberger, il 3-0 al 40’ era bugiardo per me. Dopo il primo gol, abbiamo avuto il coraggio di provare a vincerla. Peccato invece per l’1-0 di Praplan, perché quello schema l’avevamo studiato al video».

L’Annotazione

Forse quello non è l’esempio giusto

L’argomento del giorno alla Gottardo Arena è inevitabilmente l’arrivo di Thomas Rüfenacht con la formula del tryout. Il 37enne è reduce da due annate quantomeno complicate a Berna, dove ha giocato sole 18 partite a causa di infortuni. Ora per le assenze dei centri Kostner e Spacek, Duca ha deciso di provarlo (anche se essendo arrivato in Ticino solo lunedì non è ovviamente stato schierato contro il Ginevra) e più di qualcuno si è chiesto perché non dare una possibilità a qualche giovane dei Ticino Rockets. Ebbene, forse il Ds biancoblù si è ispirato proprio ai granata, che contano molto sui veterani Filppula, Winnik e Pouliot (38 anni il primo, 37 gli altri due), ma evidentemente la partita di ieri non è un buon presagio per una scelta azzeccata, visto che i primi due erano assenti e il terzo è rimasto piuttosto in ombra. Anche se a ben guardare pure il fenomenale Omark (due gol e un assist) con i suoi trentacinque anni non è più proprio un giovincello.