laR+ il dopopartita

‘Volevamo questa vittoria a tutti i costi’

L’Ambrì schianta lo Zurigo, grazie a un secondo periodo esemplare e agli altri due di grande maturità e concretezza. ‘Il 6-2 finale parla chiaro’.

È un Ambrì trasformato rispetto a giovedì

Ambrì − È un Ambrì completamente diverso rispetto a quello di Porrentruy e l’annichilimento (soprattutto nel periodo centrale) che deve subire lo Zurigo ha quasi del clamoroso. Nonostante i sei gol subiti infatti, Ludovic Waeber è uno dei migliori dei suoi. Il problema è che i suoi compagni (e il suo allenatore) commettono troppi falli e l’Ambrì riesce a sfruttare bene le sue superiorità. Virtanen, Heed (in cinque contro tre) e Chlapik portano infatti il punteggio dall’1-1 al 4-1 tra il 23’ e il 41’. In precedenza Formenton aveva aperto lo score e Lehtonen aveva pareggiato durante i cinque minuti inflitti all’ultimo arrivato in Leventina. Chlapik e Pestoni (a cavallo del punto di Wallmark) hanno dato la giusta ampiezza al risultato.

Da sottolineare anche l’ottima prestazione in porta di Conz. Ma in generale l’Ambrì ha saputo gestire la partita con grande maturità e attenzione, non facendosi praticamente mai schiacciare e avrebbe anzi potuto segnare qualche gol in più (Pestoni ha pure sbagliato un rigore nel primo tempo, si è creato altre due occasioni nel periodo centrale, così come Spacek e Hofer).

Un’altra menzione speciale non può che andare a Spacek, autore di tre assist, che portano il suo bottino stagionale a 25 (con 36 punti il ceco è ora il top scorer dell’intero campionato). Un successo di tale ampiezza è anche un toccasana a livello mentale e permetterà di vivere una Spengler più serena e, considerata la capacità di alzare il livello più è forte l’avversario, togliendosi anche qualche soddisfazione.

Due slap al volo in cinque minuti hanno fatto sì che Chlapik chiudesse la partita: «Tutti i gol sono importanti, è chiaro che segnare è sempre una bella sensazione. Inizialmente è stata una partita equilibrata, ma poi noi abbiamo iniziato a segnare».

Oltre all’efficacia offensiva, questa volta, era successo il contrario alla Raiffeisen Arena, l’Ambrì è parsa la squadra più affamata, nonostante pure gli zurighesi arrivassero da una sconfitta: «Questa vittoria l’abbiamo voluta a ogni costo e dopo la sconfitta con l’Ajoie è un successo importantissimo». Conferma questa sensazione anche Zaccheo Dotti: «Volevamo redimerci dalla partita di giovedì, compiere una sorta di vendetta, dopo una sconfitta durissima da digerire».

I biancoblù sono infatti stati la squadra migliore per sessanta minuti, nonostante un inizio equilibrato: «Alla fine il 6-2 è chiaro. Abbiamo comunque iniziato bene, ma loro erano venuti qua per fare punti. Noi abbiamo lavorato eccellentemente come squadra e ci siamo dati aiuto a vicenda in tutta la pista».

L’annotazione

Gli straordinari di Natale

Un po’ in tutte le professioni il periodo che precede le festività natalizie è spesso fonte di stress, a causa dei numerosi affari da concludere in poco tempo, cosicché spesso è necessario ricorrere agli straordinari. Da questo punto di vista però Ambrì Piotta e Zsc Lions esagerano decisamente, visto che impiegano quasi cinquanta minuti per svolgere il solo periodo iniziale, oltretutto già iniziato una decina di minuti in ritardo, a causa del traffico incontrato dagli zurighesi per attraversare il Gottardo. Le due visioni del video da parte degli arbitri (per annullare il gol di Weber e per decretare la penalità di partita di Formenton, il cui intervento aveva pure provocato una rissa) sono i maggiori responsabili di questo prolungamento. Tra buchi nel ghiaccio e proteste delle panchine anche il secondo periodo si prolunga parecchio, più rapido invece il terzo, ma la partita si è comunque conclusa alle 22.30.

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