hockey

Nonostante il cambio d’allenatore Lugano sconfitto

Il debutto di Luca Gianinazzi si chiude con una sconfitta in rimonta per mano del Davos

Buona reazione per Fazzini e compagni, ma per fare punti non è bastata
(Ti-Press/Gianinazzi)
8 ottobre 2022
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Nove punti in otto partite sono troppi pochi, così un’ora e mezza prima dell’inizio dell’incontro con il Davos, il Lugano annuncia in conferenza stampa di aver licenziato l’allenatore Chris McSorley (così come di aver sollevato dal loro incarico gli assistenti Patrice Bosch e Paul Di Pietro) e di aver affidato la panchina, con un contratto di durata indeterminata, all’ex allenatore degli U20 Elit Luca Gianinazzi, assistito per l’occasione da Krister Cantoni.

Per il suo debutto sulla panchina bianconera Gianinazzi ha a disposizione Giovanni Morini, ma non l’infortunato Stéphane Patry.

La prima rete del nuovo corso arriva in superiorità numerica all’8’42" e porta la firma di Santeri Alatalo. Il Lugano che a tratti soffre la pressione grigionese (con Koskinen bravo a salvare su Ambühl prima e su Nussbaumer e Wieser poi), si crea due ghiotte occasioni con Thürkauf e Guerra, fermati in tuffo da Chris Egli rispettivamente Aeschlimann.

Il raddoppio arriva comunque al secondo minuto di periodo centrale, grazie a una deviazione di Marco Zanetti (al primo centro in National League) su tiro di Elia Riva. La rete galvanizza i padroni di casa che fanno la partita e vanno vicini alla terza rete, con Granlund anticipato però dal fischio degli arbitri. Nel finale di tempo però il Lugano non sfrutta due superiorità consecutive per chiudere la partita e rischia anzi la frittata, con un disco perso da Arcobello sulla blu, ma Bristedt si scontra con l’ottimo Koskinen

Dopo un’occasione di Vedova il Davos riduce le distanze al 44’, con Knak che infila in porta un disco vagante nello slot. A quel punto il Davos spinge alla ricerca del pareggio, che arriva al 55’ con un polsino dalla media distanza di Stransky. Sulle ali dell’entusiasmo i grigionesi passano in vantaggio con Rasmussen, lasciato libero nello slot al 57’. Il tempo per pareggiare ci sarebbe ancora, ma la forza mentale più, non servono nemmeno il timeout e il minuto giocato in sei contro cinque.

Lugano - Davos (1-0 1-0 0-3) 2-3
Reti: 8’42" Alatalo (Granlund, Arcobello/esp. Bristedt) 1-0, 21’16" Zanetti (Riva, Herburger) 2-0, 43’41" Knak (Jung) 2-1, 54’39" Stransky (Corvi, Nygren) 2-2, 56’16" Rasmussen (Bristedt, Schmutz) 2-3
Lugano: Koskinen; Alatalo, Mirco Müller; Kaski, Riva; Wolf, Guerra; Näser; Fazzini, Arcobello, Granlund; Connolly, Thürkauf, Morini; Zanetti, Herburger, Bennett; Vedova, Cortiana, Gerber; Stoffel.
Davos: Aeschlimann; Nygren, Jung; Fora, Dahlbeck; Dominik Egli, Paschoud; Barandun; Ambühl, Corvi, Nordström; Stransky, Rasmussen, Bristedt; Wieser, Prassl, Nussbaumer; Schmutz, Chris Egli, Knak.
Arbitri: Stolc (Slv), Borga; Altmann, Kehrli.
Note: 5116 spettatori. Penalità: 5 x 2’ contro il Lugano, 5 x 2’ contro il Davos. Tiri in porta 35-37 (13-9 18-10 5-20). Lugano privo di Carr, Marco Müller, Andersson, Patry, Walker (infortunati), Josephs, Fatton (in soprannumero), Villa, Ugazzi, Werder (Ticino Rockets). Davos senza Wellinger, Gärtner, Canova, Russo (Ticino Rockets), Frehner, Hammerer, Minder (in soprannumero). Lugano senza l’infortunato Wolf dal 51’52". Timeout Lugano al 58’01". Lugano senza portiere dal 59’03" al 60’00" Premiati a fine partita quali migliori in pista MArco Zanetti e Simon Knak

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