Hockey

L’Hc Lugano tra la gente studiando i prossimi colpi di mercato

Il club bianconero presente a Lugano Marittima. Domenichelli: ‘Sì, l’idea è avere a disposizione un portiere straniero, ma bisogna avere pazienza’

27 maggio 2022
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Dal ghiaccio della Cornèr Arena alle acque del Lago di Lugano. In estate l’Hc Lugano trasloca per qualche settimana sul litorale alla Foce del Cassarate. Quarantuno il nome dato alla propria casetta presente nell’ambito di Lugano Marittima, che quest’anno dopo gli anni della pandemia torna come proposta per un momento di relax in riva al lago. In questa suggestiva location la dirigenza del club bianconero (alla presenza anche di un nutrito gruppo di giocatori, alle prese con la preparazione estiva) ha incontrato i media.

«Il nostro concetto è quello di tornare tra la gente – ha spiegato il Cco (direttore amministrativo) dell’Hcl Jean Jacques Aeschlimann – e avvicinarci anche al centro di Lugano. Abbiamo avuto l’opportunità di partecipare al concorso come Ristorante Club 41 per Lugano Marittima, siamo stati sorteggiati e siamo molto felici di esserci, cosi possiamo appunto avvicinarci maggiormente alla gente anche in un periodo dove non si gioca all’hockey su ghiaccio. I primi giorni sono già stati un successo, soprattutto verso sera, ma anche di giorno c’è molta corrispondenza. Siamo aperti ogni giorno fino a domenica 10 luglio, dalle 16 fino alla 1 di notte, ma nei giorni festivi e prefestivi dalle 11.30 fino alle 2».

Anche il Ceo Marco Werder sottolinea l’importanza di questa manifestazione... «Il periodo estivo è lungo anche per noi, già due anni fa avevamo questo progetto di venire a Lugano Marittima ma poi ha dovuto giocoforza rimanere nel cassetto. Siamo molto contenti di poter partecipare e ringraziamo la Città di Lugano per averci dato questa bella opportunità. I tifosi hanno sempre risposto presente, chiaramente è un momento informale ma durante il quale spesso si possono anche incontrare i nostri giocatori e questo viene apprezzato dai nostri fans».

‘Kaski è un giovane con un buon pattinaggio e un buon tiro’

Presenti all’incontro anche l’allenatore Chris Mc Sorley e il general manager Hnat Domenichelli. Anche a bocce ferme, l’hockey è sempre d’attualità e proprio in questi giorni la compagine luganese ha annunciato l’arrivo di un nuovo straniero. Il 26enne difensore finlandese Oliver Kaski... «Si tratta di un giocatore giovane con un buon pattinaggio e un buon tiro – sottolinea Domenichelli –. Inizialmente puntava molto sul powerplay, negli ultimi due anni però si è messo in evidenza anche nel boxplay. Mi aspetto da lui che possa giocare in tutte le situazioni. Il nostro obiettivo è sempre quello di avere giocatori del suo livello, chiaramente serve anche la volontà del giocatore e nel suo caso tutto ha funzionato. Per i prossimi acquisti, visto che vogliamo avere sette stranieri in rosa, il nostro obiettivo sono gli attaccanti».

E il portiere? «Sì, il nostro intento è quello di avere anche un portiere straniero, i rumors sono tanti, ma in Canada si sta giocando ancora, sono nel bel mezzo dei playoff. Ci sarà ancora un nostro impegno importante con il partner team del Biasca. Avremo cinque portieri, ma basterebbe un infortunio e saremmo subito corti. Uno dei motivi è questo. I giovani, non solo i portieri, devono avere molto ghiaccio, quindi c’è spazio per tutti. Metteremo anche a disposizione dei Rockets uno straniero. L’accordo è quello di dare almeno quattro giocatori svizzeri, potrebbero essere talvolta anche sette o otto. Dipende anche dagli infortuni, senza dimenticare che il calendario sarà molto diverso. L’anno scorso durante la pausa per le Olimpiadi abbiamo messo a disposizione per quasi due settimane ben nove giocatori. Quindi la collaborazione funziona, anche se non deve diventare una seconda squadra di juniores, stiamo parlando di Swiss League, un campionato di professionisti e ritrovarsi sempre in fondo alla classifica per la crescita non è il massimo».