Hockey

A Lugano è un secondo venerdì senza punti

Un Bienne sempre imbattuto in campionato espugna la Cornèr Arena, soprattutto grazie ai tre gol (e un assist) firmati da uno spietato Damien Brunner

Elien Paupe dice no a un tentativo di Alessio Bertaggia (Ti-Press/Crinari)
17 settembre 2021
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Ancora un venerdì a secco, dopo quello con il Langnau. Per un Lugano che torna in pista senza Carr, costretto nuovamente a star fuori (per quanto non si sa) a causa stavolta di una commozione cerebrale, e dopo la vendemmiata nel Giura deve fare i conti con un Bienne ancora imbattuto in stagione, che però arriva alla Cornèr Arena a sua volta senza gente di peso come l‘infortunato Gaëtan Haas e lo squalificato Viktor Lööv. Il Bienne, però, sia ben chiaro, non è l’Ajoie. E nonostante sin dall’inizio ci provino, i bianconeri vanno a sbattere addosso a una difesa bernese diretta nell’occasione da Elien Paupe, e che tra i due portieri è senz’altro quello che ha maggiormente da lavorare. Poi, però, basta un disco recuperato da Cunti, e un liberissimo Damien Brunner dimenticato da tutti a centroghiaccio si presenta davanti a Schlegel, segnando lo 0-1 al 3’, alla prima opportunità. Ci vorrà del tempo, prima di vedere il Lugano cancellare quel vantaggio. Succederà a due minuti e mezzo dalla prima sirena, negli ultimi scampoli della penalità di partita inflitta al giovanissimo centro della prima linea Elvis Schläpfer, dopo un vigliacco colpo con la punta del bastone.

Quel pareggio di Fazzini al 17’33’’ ha il merito di lanciare definitivamente una partita in cui non c’è neppure il tempo per annoiarsi. Con il Bienne trascinato dallo scatenato Brunner che fa l’andatura, ma un Lugano che durante il periodo centrale si fa senz’altro preferire risponde colpo su colpo. Così si va alla seconda pausa sul 3-3, anche se le reti bianconere sarebbero anche potute essere quattro: gli arbitri tuttavia non possono certo convalidare il provvisorio 3-2 di Fazzini al 29’22’’ (in verità, si sarebbe comunque trattato di un autogol col pattino di Noah Delémont), siccome al momento in cui il disco finisce in rete nell’area di porta ospite si trovano ben due bianconeri, cioè Riva e Stoffel.

Quando si riprende a giocare nel terzo tempo, però, la storia si ripete: è di nuovo il Bienne a segnare per primo, dopo un clamoroso scivolone di Elia Riva dietro la porta di Schlegel, al 3‘05’’, con Hofer che può servire a Kohler il più comodo degli assist. È un‘altra, improvvisa doccia fredda per i ticinesi, costretti a dover spingere ancora, con il rischio però di aprirsi ai contropiede di un Bienne che quando si trova in soprannumero davanti allo slot praticamente non sbaglia un colpo. Ciò che capita, infatti, pure al 51’11’’: Yakovenko salva sulla blu un disco che pareva destinato a uscire dal terzo, e il lancio del russo trova il solito Brunner e Mike Künzle oltre i difensori davanti al povero Schlegel, che non può evitare di incassare il quinto gol. A quel punto, il Lugano non ha scelta: deve tentare il tutto per tutto. Uno dei primi tentativi – il gran tiro dalla distanza di Alatalo – si stampa sulla trasversa, poi il Bienne prova a congelare il gioco. A 1’18’’ dal termine, poi, McSorley prova a togliere il portiere, ma il gioco rimane lontano da Paupe e così è ben presto costretto a rimetterlo, con gli ospiti che riescono così a difendere senza troppi problemi i due gol di vantaggio.

Lugano - Bienne (1-1 2-2 0-2) 3-5
Reti: 2’23’’ Brunner (Cunti) 0-1. 17’33’’ Fazzini (Arcobello, Alatalo/esp. Schläpfer) 1-1. 20’36’’ Brunner (Cunti) 1-2. 25’51’’ Fazzini (Arcobello, Nodari) 2-2. 33’22’’ Brunner (Rathgeb) 2-3. 37’36’’ Müller (Josephs, Bertaggia) 3-3. 43’05’’ Kohler (Hofer) 3-4. 51’11’’ Künzle (Brunner) 3-5.
Lugano: Schlegel; Loeffel, Müller; Alatalo, Riva; Chiesa, Wolf; Nodari; Bertaggia, Thürkauf, Josephs; Fazzini, Arcobello, Stoffel; Morini, Herburger, Boedker; Tschumi, Walker, Traber; Vedova.
Bienne: Paupe; Rathgeb, Forster; Schneeberger, Yakovenko; Stämpfli, Grossmann; Delémont; Hischier, Schläpfer, Rajala; Hügli, Sallinen, Hofer; Künzle, Cunti, Brunner; Kohler, Froidevaux, Kessler; Karaffa.
Arbitri: Stricker, Mollard; Schlegel, Progin.
Note: 4’856 spettatori. Penalità: 1 x 2’ contro il Lugano; 1 x 2’ + 1 x 5‘ e penalità disciplinare di partita (Schläpfer, al 12’48’’) contro il Bienne. Tiri in porta: 47-30 (15-7, 23-19, 6-4). Lugano privo di Carr, Haussener (infortunati) e Guerra (in soprannumero); Bienne senza Lööv (squalificato), Haas, Fey e Tanner (infortunati). Al 29’22’’ rete annullata a Fazzini (invasione di area di porta). Al 52’50’’ traversa colpita da Alatalo. Al 58‘18’’ timeout chiesto da Lugano, che gioca senza portiere fino al 58’48’’ e poi dal 59’40’’ al 60’. Premiati quali migliori in pista Luca Fazzini e Damien Brunner.