Lettera aperta dei vertici delle squadre di National League a Consiglio federale e Consigli di Stato, affinché le stagione possa proseguire e concludersi
La National League vuole continuare a giocare. Fino al termine della stagione e davanti al pubblico, nella ragione di due terzi della capienza dei singoli stadi. Beninteso, nella rigorosa applicazione dei piani di sicurezza stilati e approvati dalle autorità sanitarie in vista della parziale riapertura di inizio ottobre. È questo, in sintesi, il contenuto di una lettera aperta, indirizzata al Consiglio federale e ai Consigli di Stato dei singoli cantoni, da parte dei presidenti delle dodici compagini della massima lega svizzera di hockey. Lettera nella quale, dopo aver elencato tutti gli sforzi, organizzativi e finanziari, intrapresi in accordo con le autorità e in base alle quali il Parlamento ha provveduto ad adattare il suo progetto di aiuti in liquidità, i presidenti chiedono risarcimenti a fondo perso nel caso in cui le regole venissero nuovamente modificate.
Di seguito riportiamo la presa di posizione dei responsabili delle squadre di National League.
"Signore e signori Consiglieri federali, signore e signori Consiglieri di Stato,
In una riunione congiunta, i presidenti dei club di National League hanno deciso all'unanimità di fare tutto il possibile per portare a termine la stagione di hockey.
Il calcio e l'hockey su ghiaccio sono di enorme importanza nel nostro Paese - socialmente, economicamente e in termini di salute. È quindi fondamentale che lo sport sia praticato anche in tempi di crisi - per la squadra, per gli juniores, per i tifosi, per lo staff, per i partner e per l'intera popolazione. Non dobbiamo permettere al Coronavirus di dettare e proibire le nostre vite.
Adottando le misure adeguate, dobbiamo, vogliamo e possiamo giocare a hockey davanti ad un pubblico anche durante una pandemia!
- Per questo motivo, tutti i club di National League hanno sviluppato piani di protezione per la stagione 2020/21 che sono stati considerati esemplari e hanno superato la prova pratica: non ci sono stati casi superspreader, né negli stadi, né all'esterno, né prima né dopo le partite.
- Pertanto, tutti i club di National League hanno accettato di non poter accogliere tutti gli spettatori, cioè di non poter servire tutti i loro clienti, ma solo un massimo di 2/3 della loro capacità (già ridotta dall'eliminazione dei posti in piedi).
- Per questo motivo, tutti i club di National League hanno immediatamente ridotto i propri costi e hanno attuato o sono in procinto di attuare sostanziali riduzioni salariali - per i salari di alto livello, dei giocatori e di altri dipendenti.
- Per questo motivo i tifosi e il pubblico hanno pure rinunciato al rimborso parziale dei biglietti, molti sponsor non hanno ancora ridotto i loro impegni e i fornitori hanno prorogato i termini di pagamento.
- Per questo motivo gli azionisti di tutti i club di National League accettano grandi deficit per il 20/21 e sono pronti a sostenere questo onere, purché la loro esistenza non sia a rischio.
Grazie a tali misure e ai nostri piani di protezione, vogliamo e potremmo continuare a giocare a hockey davanti a un massimo di 2/3 del nostro pubblico abituale. Non vogliamo arrenderci a un virus, né come club né come persone.
I grandi sforzi che sono stati fatti per attuare i concetti di protezione si stanno rivelando inutili a causa delle vostre (previste) decisioni. Abbiamo costruito la stagione su una base finanziaria che ora ci viene tolta. Questo è ingiusto, perché ci siamo adattati alle misure e il Parlamento ha adattato ad esse anche il suo progetto di aiuti di liquidità È sproporzionato perché i nostri concetti funzionano e la vita sociale deve continuare malgrado il Coronavirus.
A tutto ciò le migliaia di tifosi non sono indifferenti, il pubblico non è indifferente, e né la Confederazione né i Cantoni dovrebbero essere indifferenti. Lasciate che i nostri giocatori giochino a hockey! Se non gli è permesso farlo davanti a persone che provano emozioni perché l'avete proibito, allora risarciteci e prometteteci degli aiuti a fondo perso per far fronte alle ulteriori perdite che ci imponete. Fate in modo che l'hockey svizzero non sia vittima del Coronavirus e che possiamo giocare la stagione fino alla fine. Per i tifosi, per lo sport, per la salute del nostro Paese.
I presidenti dei club di National League (in ordine alfabetico)
Beat Brechbühl (Sc Bern) Gaudenz F. Domenig (Hc Davos) Walter Frey (Zsc Lions) Peter Jakob (Scl Tigers) Filippo Lombardi (Hc Ambrì-Piotta) Vicky Mantegazza (Hc Lugano) Konrad Müller (Sc Rapperswil-Jona Lakers) Patrick de Preux (Lausanne Hc) Patrick Stalder e Stéphanie Mérillat (Ehc Biel-Bienne) Laurent Strawson (Genève-Servette Hc) Hans-Peter Strebel (Ev Zug) Hubert Waeber (Hc Fribourg-Gotteron)".