La compagine di Swiss League, che tornerà sul ghiaccio il 3 agosto, conferma Sébastien Reuille e annuncia il ritorno dell'ex capitano Colin Fontana
Sarà ancora Sébastien Reuille il responsabile dell’area sport e management dei Ticino Rockets per il prossimo anno. Lo ha annunciato lo stesso club rivierasco nel corso di un incontro informale con i media avvenuto nella giornata odierna. «Ringrazio i Rockets per la fiducia ricevuta. Sono fiero e contento di poter continuare questo percorso – afferma il vodese ex difensore del Lugano –. I rapporti con i direttori sportivi sono ottimi. So quanto il progetto sia importante per la formazione dei giovani. Inoltre, dato che per la stagione 2020/2021 non sono previste retrocessioni, avremo l’opportunità di lavorare bene sullo sviluppo dei ragazzi». L’idea è quella di creare all’interno della squadra un nucleo di quattro o cinque giocatori ticinesi. Nucleo del quale farà sicuramente parte Colin Fontana, già capitano della compagine rivierasca (nel 2018/19) di ritorno dallo Chaux-de-Fonds.
Si valutano inoltre le differenti opportunità per inserire nuovi elementi all’interno dell’organico, guardando anche al di fuori del Ticino. «Gli accordi prevedevano la messa a disposizione di un giocatore straniero sia da parte dell’Ambrì sia da parte del Lugano – spiega Paolo Duca, Direttore sportivo dell’Hockey club Ambrì Piotta -. La situazione, rispetto a quando abbiamo preso l’impegno, è però cambiata e va adesso valutata anche in base all’evolversi della pandemia e delle relative conseguenze finanziarie. Lo straniero ha un ruolo importante, non soltanto a livello di prestazione, ma anche come figura di riferimento, è qualcuno da cui imparare, quindi nel limite del possibile vorremmo tener fede a questo nostro impegno. Dobbiamo però considerare tanti spetti e al momento non è possibile dare una risposta definitiva».
"Perdere" i propri giocatori a stagione in corso, in favore dei club che ne hanno bisogno, costituisce un’ulteriore difficoltà nell’ambito dell’organizzazione di un gruppo, ma sono condizioni con cui un farm team è destinato a convivere. Anche su questo tema sono state avanzate delle proposte. «Stiamo valutando di regolamentare maggiormente la gestione dei flussi degli atleti tra le squadre di Lna, i Gdt e i Rockets – spiega il presidente Davide Mottis –. Lo scopo è quello di sistemare quegli aspetti che magari nelle quattro stagioni precedenti non hanno funzionato al meglio».
Lo staff tecnico deve poi avere la capacità di adeguarsi alle situazioni di incertezza nel miglior modo possibile. «Per me è molto importante, a livello di tattica, che i giocatori imparino a pensare in fretta e a prendere decisioni rapidamente – analizza Mike McNamara, assistente allenatore (il fresco di nomina Eric Landry) –. L’hockey moderno è molto fluido ed è necessario muoversi in funzione dei propri compagni e degli avversari. Se si acquisiscono questi principi generali credo che si possa giocare bene anche variando gli interpreti sul ghiaccio, perché non c’è la necessità di seguire un piano fisso».
Il campo di allenamento inizierà ufficialmente il 3 agosto, ma già nella settimana precedente ci sarà la possibilità per i ragazzi di scendere sul ghiaccio, nel pomeriggio, in modo da lavorare assieme allo staff. Per quanto concerne invece le amichevoli «abbiamo in programma di disputarne sette o otto, ma per due di queste stiamo ancora aspettando di ricevere la conferma, perché dovrebbero essere giocate all’estero, in Italia e in Austria», conclude Reuille.