I biancoblù vanno avanti di tre reti, ma si fanno rimontare dal Lugano a fil di terza sirena. E nei rigori i leventinesi la spuntano
Succede tutto e il contrario di tutto nel secondo derby stagionale, con l’Ambrì Piotta che al 36’38” si ritrova avanti di tre reti, ma che si fa rimontare e pareggiare a 36 secondi dalla terza sirena. Poi, nell’overtime, di reti non ne arrivano, e così la decisione slitta ai rigori. Dove la differenza la fa il maggior sangue freddo dei biancoblù.
Sono particolarmente intensi i primi minuti del derby numero 229 della storia, il 116 in casa del Lugano. I padroni di casa, soprattutto nei primi minuti, sono quelli che fanno maggiore pressione e si creano le migliori opportunità. L’Ambrì Piotta ci mette qualche minuto in più per carburare, ma una volta prese le misure dell’avversario, anche i biancoblù vanno a tastare il polso a Zurkirchen con più insistenza. E su una doppia staffilata di Fischer, l’estremo difensore dei bianconeri si fa sfilare il disco, preda facile di Flynn che lo infila così in rete sbloccando lo 0-0 iniziale. Nel finale del primo tempo è Vauclair, ben lanciato da Suri, a sfiorare il gol, ma i primi 20 minuti si chiudono con la sola rete dello statunitense dell’Ambrì Piotta.
È ancora il Lugano a fare più pressione nei primi minuti del terzo tempo: gli uomini di Kapanen provano a recuperare lo strappo, ma anziché l’1-1, arriva il raddoppio ospite. Lo firma Goi al 26’58”, dimenticato solo davanti a Zurkirchen e servito da dietro la sua gabbia da Bianchi. La rete destabilizza il Lugano, che sembra accusare il colpo. La situazione, per i padroni di casa, si fa ancora più delicata quando Müller in powerplay porta i biancoblù sullo 0-3. A rimettere in partita il Lugano ci pensa allora Bürgler, che nemmeno mezzo minuto più tardi accorcia sull’1-3 con cui si chiudono i secondo venti minuti.
Un pasticcio difensivo dei leventinesi consente al Lugano di tornare prepotentemente in partita al 45’15”, grazie ad Haussener, che firma così la sua prima rete stagionale con la maglia del Lugano. Al 51’15”, una mischia furibonda dalle parti di Manzato fa gridare al gol il pubblico di fede bianconera, ma gli arbitri, dopo aver visionato il video, non accordano il punto. Pochi istanti più tardi un tiro di Fazzini va a spegnersi sul palo e poi sulle balaustre di fondo. Il finale si fa incandescente. Poco dopo è Manzato a dire di no a una conclusione di un altro bianconero. La penalità (un due più due) che D’Agostini rimedia al 54’03” costringe i biancoblù a stringere i denti con un uomo in meno fino a ridosso della terza sirena. Ma resistono, Fino a 36 secondi dalla terza sirena, quando il Lugano, in pista con 6 giocatori di movimento e senza Zurkirchen, completa la rimonta con un tap-in di Riva: 3-3 e tutto di conseguenza rimandato a oltre i tempi regolamentari, dove Lajunen va a colpire un altro palo. Ma il gol non arriva. Si va così ai rigori. Segnano Flynn, Lammer, D’Agostini, Müller e Zwerger, sbagliano Klasen e Fazzini, e il secondo derby stagionale se lo aggiudica così l’Ambrì Piotta.