La Nazionale di Fischer si riscatta dopo la magra figura offerta contro il Canada. 'Sono davvero sollevato'
La Nazionale di Patrick Fischer si è rimessa in sesto. Fallita l'entrata in materia contro il Canada (partita persa 1-5), la Svizzera si è ampiamente riscattata contro la Corea del Sud, battuta con un clamoroso 8-0. Con gli asiatici che non sono riusciti a opporre quella resistenza che aveva fatto tremare la Repubblica Ceca in occasione della prima partita del girone B, quando Kubalik e compagni si erano imposti con il minimo degli scarti (2-1).
Ma è solo nel terzo tempo che i rossocrociati – nelle cui file si è visto pure Hofmann, che non aveva giocato contro il Canada – hanno preso definitivamente il largo, dopo aver chiuso il primo periodo avanti di una rete (quella di Hollenstein) e aver raggiunto il 40' sul 3-0 (a bersaglio nei secondi 20 minuti sono andati Du Bois, con la complicità del portiere avversario) e Suter. Ben cinque le reti trovate dalla selezione di Patrick Fischer nel terzo tempo. Nell'ordine: Rüfenacht, Suter, Schäppi, Suter (che ha dunque realizzato l'hat-trick personale) e Corvi. Ed è una sberla storica, quella della Nazionale dell'hockey, che da trent'anni non vinceva una partita con otto gol di scarto in un torneo di caratura internazionale. «Dopo la sconfitta con il Canada ci siamo parlati, per capire cosa non avesse funzionato – spiega 'Fischi –. Quel 5-1 ci ha segnati sul serio, e la cosa positiva è che stavolta ci siamo comportati in tutt'altro modo. E ne sono davvero sollevato».
Domani, sempre con inizio alle 8.40 (ora svizzera), i rossocrociati nel loro ultimo impegno della prima fase affronteranno la Repubblica Ceca, che nel suo secondo impegno ha battuto ai rigori il Canada (3-2).