Ciclismo

Vingegaard lancia la sfida a Pogacar: ‘Non è ancora finita’

Gli oltre tre minuti di ritardo nella classifica generale al Tour de France 2024 non lo spaventano. Il danese si dice ‘pronto a battersi fino alla fine’

Il danese non vuol saperne di mollare
(Keystone)
15 luglio 2024
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Jonas Vingegaard non vuol saperne di mollare. Anzi, il danese promette e si ripromette di battersi fino all'ultimo in questo Tour de France. Non lo spaventano gli oltre tre minuti di ritardo nella classifica generale (3 minuti e 9 secondi per la precisione) nei confronti del leader della corsa, lo sloveno Tadej Pogacar: alla vigilia dell'ultima ‘tranche’ della Grande Boucle 2024 assicura che farà tutto il possibile per ribaltare la situazione. «Ritengo che i giochi per la vittoria finale non siano ancora fatti: non ho intenzione di arrendermi senza battermi. Ho vinto il Tour de France a due riprese (nel 2022 e nel 2023, ndr) e non ho nessuna intenzione di accontentarmi del secondo posto quest'anno. In queste ultime tappe darò il massimo», ha tenuto a sottolineare il danese davanti ai giornalisti a Gruissan, dove la carovana si è goduta l'ultima giornata di riposo prima del rush finale.

«Non ho ancora perso la speranza, non completamente. Non ho mai accusato cedimenti sul piano mentale», ha insistito il duplice vincitore del Tour de France. Pogacar resta dunque nel suo mirino: «Sembra molto forte, ma, e l'abbiamo già visto nelle ultime stagioni, anche lui può incappare in giornate storte. E non è detto che possa ricapitare in occasione della terza settimana di questa corsa». I segnali dell'ultimo weekend sembrano però indicare un Pogacar lanciato a pieni giri verso la vittoria finale... «Non penso sia molto superiore a me. Se riesco a migliorare un po‘, saremmo entrambi sul medesimo livello. Ieri (domenica) ho fatto la migliore prestazione della mia vita, quindi non posso essere deluso. Al contrario, sono davvero orgoglioso di quello che sto facendo in questo Tour, soprattutto dopo i tre mesi che ho passato, caratterizzati da ferite così gravi e dodici giorni in ospedale. Tadej è solo più forte, per ora».

Recuperate un po’ di energie a Gruissan, nell'estremo Sud della Francia, la carovana della Grande Boucle ripartirà martedì alla volta di Nîmes: 188,6 km sostanzialmente pianeggianti che dovrebbero chiamare alla ribalta i velocisti, che dovranno fare i conti con il vento, e in particolare il maestrale, che specie in questo periodo dell'anno potrebbe decidere di manifestarsi con le sue caratteristiche raffiche, scombussolando i piani delle squadre degli specialisti di questo genere di frazioni. Gruissan-Nîmes sarà anche l'ultima tappa pianeggiante prima della frazione finale: fino alla Monaco e Nizza di domenica, infatti, il menu del Tour de France prevede una serie di tappe che potrebbero anche portare importanti cambiamenti in seno alla classifica generale.