Ciclismo

Doping al Tour, ‘impossibile sfuggire alla rete di controlli’

Ancora prima del Grand Départ sono stati condotti 400 test. E altri 600 verranno effettuati durante la Grande Boucle

Sotto la lente anche le bici
(Keystone)
26 giugno 2024
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Saranno circa 600 i campioni di sangue e di urine che saranno raccolti durante il Tour de France, che scatterà da Firenze sabato, 29 giugno, nell'ambito del programma antidoping portato avanti dall'International Testing Agency (Ita). L'Unione ciclistica internazionale, che ha demandato nel 2021 questi controlli all'Ita, ha pure reso noto che per l'occasione verrà impiegato un nuovo apparecchio di ispezione che permetterà di smascherare le frodi tecnologiche, i cui dettagli saranno tuttavia resi noti solo da quando la Grande Boucle sarà arrivata a Nizza, il 21 luglio.

Già condotti 400 test

Sempre al capitolo novità, l'Ita integrerà un modulo per l'esame endocrino capace di rilevare l'uso dell'ormone della crescita, spiega il responsabile dei controlli dell'agenzia Olivier Banuls. Ancora prima del Grand Départ, per un intero mese, l'Ita ha condotto circa 400 test al di fuori delle competizioni, test che saranno prevalentemente spediti e analizzati al laboratorio per la lotta al doping di Losanna. A ogni tappa, la maglia gialla e il vincitore di giornata si sottoporranno a questi test. Una selezione di campioni sarà poi conservata per dieci anni per eventuali successive analisi.

Per quanto concerne il tapentadol, un potente antidolorifico che l'Agenzia mondiale antidoping ha messo nella lista dei medicamenti ‘sotto stretta osservazione’, Banuls ipotizza che occorrerà attendere «la fine dell'anno per sapere in quale misura questa sostanza è stata usata nel mondo del pedale. Dopodiché saranno gli esperti a valutare se sarà il caso di ritenerlo una sostanza proibita, cosa che oggi non è il caso».

Al fine di individuare eventuali frodi tecnologiche, al via di ognuna delle 21 tappe in programma, l'Uci verificherà tutte le bici che saranno impiegate dai concorrenti con l'ausilio di rilevatori magnetici. Al termine di ogni frazione, poi, dei controlli saranno nuovamente condotti sul vincitore di giornata così come sui concorrenti che vestono una maglia di leader (gialla, verde, a pois e bianca). Inoltre, altri concorrenti saranno selezionati in modo aleatorio. Al pettine saranno pure passati i mezzi ‘sospetti’, utilizzando per questi controlli una «tecnologia d'ispezione non invasiva a raggi X portatili». Ma, se necessario, le bici saranno smontate.

«Le misure tecnologiche antifrode messe in atto dall'Uci per il Tour de France 2024 inviano un messaggio molto chiaro a chiunque possa pensare di imbrogliare: è impossibile sfuggire alla rete di controlli», avvisa il direttore generale dell'Uci Amina Lanaya.

Durante l'ultimo Tour de France, erano stati effettuati 997 controlli sulle biciclette e non erano stati rilevati casi di frode tecnologica.