ciclismo

Il Tour de Suisse, un arzillo novantenne

Chi vorrà portare a casa l'86esima corsa svizzera dovrà fare molta fatica, soprattutto tra Fiesch e La Punt. Ci proveranno anche Hirschi e Mäder

Quest’anno niente Ticino
(Ti-Press/Piccoli)
31 maggio 2023
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L'86esimo Tour de Suisse, a 90 anni dal primo, che scatterà l'11 giugno da Einsiedeln non intende certo risparmiare le gambe dei ciclisti che vi parteciperanno. Il percorso prevede infatti degli arrivi in salita a Villars-sur-Ollon, a Leukerbad e, soprattutto, una sfiancante tappa regina da Fiesch a La Punt, il 15 giugno, attraverso i passi del Furka, dell'Oberalp e dell'Albula, con 4'700 m di dislivello. Il programma prevede anche due prove a cronometro, quella del primo giorno ad Einsiedeln e quella dell'ultimo (il 18 giugno) a San Gallo. Due giornate segnate in rosso sul calendario dei turgoviesi Stefan Bissegger (EF Education) e Stefan Küng (Groupama). «La corsa di Einsiedeln è adatta a me – dice Bissegger – l'obiettivo è vincerla e indossare la prima maglia gialla».

La nutrita rappresentativa di casa ha però anche altri nomi interessanti e altri obiettivi, come spiega il direttore della corsa David Loosli: «Sul fronte svizzero, credo che Marc Hirschi (Uae) e Gino Mäder (Bahrain) possano giocarsi la vittoria finale». Per i successi di tappa invece si candidano Mauro Schmid (Soudal Quick-Step), Sébastien Reichenbach e Simon Pellaud (entrambi Tudor). La concorrenza estera è comunque molto numerosa e qualificata, a partire dal belga Wout Van Aert (Jumbo Visma), capace di tutto. Gli altri candidati alla conquista della generale potrebbero essere Romain Bardet (Dsm), Juan Ayuso (Uae) o Jakob Fuglsang (Israel), mentre sperano in un successo di giornata i vari Tom Pidcock (Ineos), Biniam Girmay (Intermarché) e Neilson Powless (Ef Education).

Questo Tour de Suisse, che stavolta non passerà dal Ticino dopo l'arrivo dell'anno scorso a Novazzano e le partenze da Quinto e Locarno, sarà però anche quello dell'addio di Peter Sagan (TotalEnergies) e Michael Schär (Ag2R), entrambi prossimi al ritiro. Il 33enne slovacco (che dovrebbe comunque continuare a correre, ma non su strada) vanta il record di successi al TdS con 18. Il 37enne lucernese avrà invece l'onore di un passaggio sulle strade di casa, «quelle su cui già da ragazzino andavo a seguire il Tour e concludere passando dalla mia regione mi fa molto felice», nella tappa con arrivo a Nottwil. Il gigante di 198 cm è stato uno dei gregari più apprezzati sulla scena mondiale.

C'è anche Marlen Reusser

Il Tour de Suisse prevede però anche la competizione femminile, composta da quattro tappe, tutte raggruppate nella zona nord-orientale. La squadra da tenere d'occhio è l'olandese Sd Worx, già a quota 32 vittorie in stagione, della grande favorita Demi Vollering e della svizzera Marlen Reusser, che vorrà a sua volta dire la sua. «Con una lunga cronometro a San Gallo e l'assenza di grandi montagne il percorso è adatto alle sue caratteristiche» commenta Loosli, inoltre Reusser ha dimostrato ai Paesi Baschi di poter competere per la vittoria di un giro. La schiera delle favorite comprende però anche Katarzyna Niewiadoma (Canyon), Liane Lippert (Movistar), Gaia Realini (Trek-Segafredo) e Marta Bastianelli (Uae). Per quanto riguarda invece le altre elvetiche, da segnalare la presenza della campionessa nazionale Caroline Baur (Israel): «Correre il Tour de Suisse, sulle strade su cui sono solita allenarmi, con la maglia di campionessa svizzera sarà una sensazione speciale, il mio compito sarà quello di sostenere le nostre scalatrici a ottenere un risultato importante». Si presentano invece al via con qualche ambizione in più Elise Chabbey (Canyon), Lea Fuchs (Born to win) e Petra Stiastny (Fenix).