CALCIO

Inter, la grande occasione contro un Bayern incerottato

Champions, molte assenze di spicco in casa bavarese (l'ultima, quella di Musiala). A Londra l’Arsenal ospita il Real Madrid

7 aprile 2025
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Fino a un mese fa sarebbe stato arduo scegliere con cognizione di causa un favorito per il quarto di finale di Champions League tra Bayern Monaco e Inter. Adesso, alla vigilia della sfida d’andata, sono i nerazzurri ad avere tutto da perdere. Perché nelle settimane trascorse tra l’ottavo di finale con il Bayer Leverkusen e questo quarto di finale, i bavaresi hanno perso i pezzi neanche fossero una vecchia auto destinata allo sfasciacarrozze. Cinque titolari dell’ultima apparizione europea, martedì non saranno a disposizione. Ha iniziato Manuel Neuer che, festeggiando un gol contro Xhaka e compagni, si è procurato uno strappo al polpaccio. Poi è toccato a Kingsley Coman, che nella stessa partita ha subito una botta e da allora non è più sceso in campo. Più recentemente, i difensori Alphonso Davies e Dayot Upamecano sono tornati infortunati dalla settimana internazionale (rottura dei legamenti crociati del ginocchio destro per il primo e rottura dell’articolazione del ginocchio sinistro per il secondo). Infine, venerdì è finito in infermeria anche il gioiellino bavarese Jamal Musiala, infortunato al bicipite femorale e per il quale la sosta in infermeria dovrebbe protrarsi per 7-8 settimane.

Per compensare l’assenza dell’esperto Neuer, il Bayern ha lanciato la giovanissima recluta Jonas Urbig, 21 anni, arrivata in inverno. In difesa, il tecnico Vincent Kompany si è affidato all’inglese Eric Dier e a Kim Min-jae. A sinistra della difesa, Hiroki Ito sarebbe stato il sostituto di Davies, ma il giapponese ha subito una frattura del metatarso dieci giorni fa (quando si dice “piove sul bagnato”), quindi Kompany è stato costretto a provare Raphaël Guerreiro e poi Josip Stanisic.

In attacco, Leroy Sané è tornato in forma (tre gol nelle ultime tre partite di Bundesliga), mentre Thomas Müller (35 anni) potrebbe essere il sostituto di Musiala fino a fine stagione, dopo 25 anni nel club di Monaco (dalle giovanili alla squadra professionistica).

E di fronte a un Bayern Monaco incerottato, si presenterà un’Inter quasi al completo e che sogna di strappare la possibilità ai tedeschi di puntare, il 31 maggio, a disputare la finale nel loro stadio, l’Allianz Arena. Simone Inzaghi ha recuperato anche il capitano Lautaro Martinez, vittima di un problema al bicipite femorale con l’Argentina e di nuovo in campo sabato nel 2-2 a Parma. Il collega d’attacco Marcus Thuram, da settimane alle prese con una caviglia dolorante, è tornato al gol che mancava da due mesi e mezzo. Si tratta del 14° centro stagionale in campionato, un record personale. Rimane ai box Denzel Dumfries (pure lui bicipite femorale), ma di certo gli acciacchi interisti non sono minimamente comparabili con le assenze bavaresi.

Real, occhio alle palle ferme dei Gunners

Nell’altro quarto di finale in programma domani, l’Arsenal ospiterà un Real Madrid scampato all’eliminazione soltanto ai calci di rigore contro l’Atletico. I Gunners, nei cinque anni dell’era Arteta, hanno vinto soltanto una Coppa d’Inghilterra (2020), ma quest’anno in Premier sono stati a lungo gli unici rivali del Liverpool. Il tecnico spagnolo ha in Nicolas Jover un prezioso alleato. L’uomo incaricato di studiare e preparare le palle ferme ha reso i Gunners una delle formazioni più pericolose nello specifico esercizio. Un’abilità che capita a fagiolo al momento di affrontare il Real. I campioni d’Europa spagnoli hanno certamente molto talento davanti (Vinicius, Rodrygo e Mbappé), ma subiscono troppi gol dietro, soprattutto su calci di punizione e corner, nei quali sono in deficit di altezza con Lucas Vazquez e Fran Garcia. Attualmente, la Casa Blanca ha delle fondamenta troppo porose, come testimoniano i suoi 14 gol subiti nelle ultime 8 partite.

Fortunatamente per le “merengues”, l’Arsenal è privo di due grandi risorse nell’esercizio delle palle ferme, il difensore Gabriel e l’attaccante Kai Havertz, entrambi fermati da infortuni. Ma anche il Real deve fare a meno di diversi giocatori, ospiti dell’infermeria (Carvajal, Militao, Mendy...) o squalificati (Tchouaméni).