CALCIO

Camara: ‘Un privilegio giocare la Champions’

Lo Young Boys esordisce nel massimo torneo continentale ospitando martedì gli inglesi dell'Aston Villa, tornati nel calcio che conta dopo diversi decenni

16 settembre 2024
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Wankdorf ore 18.45 di martedì, le note dell'inno della Champions League risuoneranno per l'esordio dello Young Boys nella fase a girone unico della competizione continentale più prestigiosa. E per inaugurare il nuovo format, subito una sfida da leccarsi i baffi, quella contro gli inglesi dell'Aston Villa, compagine dal passato glorioso e da un presente in ripresa.

Il successo dei gialloneri nel playoff contro il Galatasaray rimane l'apice di un inizio di stagione particolarmente amaro per la società faro dell'ultimo lustro di calcio elvetico. La squadra di Patrick Rahmen in Europa si è comportata in modo diametralmente opposto rispetto a una Super League nella quale è ancora alla ricerca della prima vittoria, miseramente confinata all'ultimo posto della classifica. Contro il Villa, lo Young Boys non per forza parte da sfavorito, tuttavia il ruolo di outsider potrebbe stargli più comodo, permettendogli di agire soprattutto con quelle ripartenze che tanto male avevano fatto al Galatasaray.

Il difensore ghanese Mohamed Ali Camara (27 anni) è conscio di quanto difficile potrà risultare la sfida ai VIllans... «Guardo regolarmente le partite di Premier League e sono impressionato dallo standard. Il fatto che la scorsa stagione l'Aston Villa sia arrivato quarto dimostra le qualità di questa squadra. E Unai Emery è anche un ottimo allenatore. Per me è chiaro, ci aspetta una grande sfida», ha dichiarato al sito web del club bernese.

Questa sarà la quarta partecipazione dell'Yb alla principale competizione europea per club. È tuttavia lungi dal diventare una routine. «Ogni volta che scendo in campo e suona l'inno, provo grandi emozioni. Non sono mai abbastanza. Per noi è un privilegio essere qui. Sappiamo di dover vincere ogni anno la Super League per avere la possibilità di giocare la Champions», ha concluso Camara.

Patrick Rahmen, tecnico dei bernesi, così giudica gli avversari: «Hanno un piano molto chiaro su come far girare la palla, ma sono pure pronti a variare il loro modo di giocare. Costruiscono dal basso, fanno dominio a metà campo, ma sono anche molto pericolosi in avanti. Il Villa è costruito molto bene, in ogni ruolo hanno un uomo fortemente voluto dall'allenatore». Inoltre, Rahmen ritiene i Villans forti sia fisicamente sia tecnicamente: «Non sarà facile crearci occasioni», ha aggiunto, «ma prima o poi qualcuna ce ne capiterà di sicuro».

L'Aston Villa ha cominciato bene la stagione in Premier League, con tre successi in quattro incontri. Notevole - per il carattere mostrato – specialmente quello colto sabato in casa contro l'Everton: sotto 2-0, la squadra è riuscita a rimontare e a imporsi infine per 3-2.

Aston Villa, Passato glorioso, ma esordio in Champions

Soltanto cinque anni fa, l'Aston Villa militava ancora nella Championship, la seconda lega inglese. A un lustro di distanza, la compagine di Birmingham esordirà martedì sera al Wankdorf di Berna nella nuova Champions League. Grazie a tanto talento, ancor più denaro e a un allenatore che sa come combinare le due cose. Quel che vale attualmente l’Aston Villa lo ha dimostrato nella prima metà di dicembre, dapprima dominando il Manchester city di Pep Guardiola (1-0 il risultato, ma 22-2 i tiri in porta), poi superando anche l’Arsenal, in quel momento leader di Premier League. Il Villa non è un neofita a questi livelli: nella sua storia ha già vinto la Champions League (allora Coppa campioni, era il 1981-82), sette volte il campionato e sette volte la Coppa d’Inghilterra. Tutti successi che, però, risalgono a minimo 40 anni fa. Retrocesso nel 2016, il Villa ha impiegato tre anni per riprendersi dallo shock, prima di tornare al successo dapprima con Steven Gerrard e poi, soprattutto, con Unai Emery, subentrato a Stevie G. nel novembre 2022. Il meticoloso basco ha guidato la squadra dal 13° al 7° posto (e all’Europa), prima di risalire lo scorso anno di altre tre posizioni e strappare un biglietto per la Champions.

Per quanto il successo porti la firma di Unai Emery, l'ascesa dell'Aston Villa è legata ai nomi di Nassef Sawiris e Wes Edens. Da quando l'imprenditore egiziano e l'uomo d'affari americano hanno rilevato il club nel 2018, il denaro scorre a fiumi nella seconda città d'Inghilterra. Negli ultimi cinque anni, i due miliardari hanno investito quasi 800 milioni di euro in nuovi giocatori. In confronto, nello stesso periodo lo Young Boys ha speso meno di 30 milioni di euro sul mercato dei trasferimenti. In termini di risorse finanziarie, il club inglese e i campioni svizzeri vivono su pianeti diversi. Eppure giocano nella stessa coppa. Tuttavia, almeno in termini di esperienza in Champions League, i bernesi sono in vantaggio. L’Aston Villa è all’esordio dalla prima riforma del 1992-93, lo Young Boys si appresta ad affrontare la sua quarta campagna.

Addio a Gary Shaw

Intanto il Villa piange il decesso dell'ex attaccante Gary Shaw, bandiera 63enne del club di Birmingham, a causa di un incidente domestico. In 213 partite, Shaw aveva realizzato 79 reti con la maglia dei Villans, contribuendo alla conquista del titolo nel 1981 e della Coppa dei campioni l'anno seguente.