Dopo due successi consecutivi, è di nuovo festa granata nel Canton Argovia, dove gli uomini di Benavente superano in rimonta l'Aarau
Nel posticipo della sesta giornata della categoria cadetta, mister Benavente dà fiducia a dieci elementi su undici impostisi con forza sullo Sciaffusa lo scorso fine settimana. L'unica modifica riguarda la zona laterale della tre quarti, con l'inserimento di Chukwuemeka in luogo di Neelakandan.
E proprio il calciatore inglese prova a ispirare la manovra granata, servendo un pallone in profondità a Nivokazi per un velenoso diagonale respinto da Hübel. Poco dopo è L'Ghoul a impegnare l'estremo difensore argoviese con il medesimo esito. I radar offensivi mostrano una formazione ospite più intraprendente rispetto ai beniamini della maggior parte dei presenti.
Malgrado ciò, alla prima incursione locale ecco l'episodio che non ti aspetti e che infiamma la sfida. Gjorgjev sfugge sul fondo e innesca un isolato Avdyli, il cui mancino nell'angolino basso lontano non lascia scampo a Enzler. Il vantaggio potrebbe mettere le ali ai confederati, i quali mantengono però un atteggiamento «sornione», provando a sfruttare ogni minimo spazio concesso loro.
Per poco, uno di essi non si conclude con la massima punizione, non assegnata dalla direttrice di gara Grundbacher per un contrasto regolare corpo a corpo tra Krasniqi e Touré. Sostenuti dalla consueta abbondante trentina di tifosi giunta dalla capitale cantonale, Mihajlovic e compagni continuano a cercare di installarsi nella metà campo avversaria e proseguono nella ricerca del gol, riuscendo a trovarlo grazie al cross di Lusuena e al preciso inserimento di Nivokazi, che con un colpo di testa rimette la contesa in perfetta parità per quello che è il suo terzo sigillo stagionale.
È il giusto premio per l'attitudine portata in campo dai ticinesi, dominati sì sotto l'aspetto del possesso palla, ma dominatori dal canto loro nelle conclusioni totali scagliate verso la porta (sei a uno al duplice fischio).
Una serie parecchio prolungata di errori tecnici sui due fronti apre in seguito una ripresa in cui i due estremi difensori di giornata giostrano da semplici spettatori. È così che la prima emozione è un intervento assai pericoloso di Obexer su Da Silva lanciato in velocità. L'intervento dell'ex Lugano viene fortunatamente per lui giudicato meritevole di un'ammonizione.
Fosse stato estratto un cartellino di colore diverso, non sarebbe stato affatto uno scandalo. Anzi. Fatto sta che si continua a undici contro undici. Poco male per l'Acb, abile successivamente a sfruttare un calcio d'angolo dalla sinistra offensiva per ribaltare la situazione con l'inzuccata da due passi di Sauter, servito in maniera intelligente da Sangare. A questo punto ci si attende una risposta veemente degli uomini guidati da Iacopetta. La replica è momentanea e infruttuosa, poiché porta un unico reale brivido, firmato Gjorgjev quando il cronometro viaggia spedito verso il quarto d'ora conclusivo.
Ciò si osserva grazie a un gruppo che tra le numerose difficoltà sta mostrando la qualità principale necessaria per sopravvivere (e provare a essere anche protagonisti) nella seconda serie elvetica, ossia la coesione tra i vari elementi della rosa. Questo successo, il terzo su sei turni (in attesa della decisione sul famoso ko a tavolino dell'esordio contro il Wil), riporta con forza i granata alle spalle della capolista Thun.
Aarau - Bellinzona (1-1) 1-2
Reti: 17‘ Avdyli 1-0, 28’ Nivokazi 1-1, 65‘ Sauter 1-2.
Aarau: Hübel; Dickenmann, Müller, Acquah, Obexer (68’ Kessler); Koide (56‘ Odutayo), Jäckle, Jakob (68’ Aliu), Avdyli (81‘ Gebreyesus); Gjorgjev; Touré (81’ Ernest).
Bellinzona: Enzler; Krasniqi, Gorga, Sauter, Mihajlovic; Sangare (76‘ Matondo), Lusuena (61’ Diarra); Da Silva (61‘ Nkama), L'Ghoul (76’ Gloor), Chukwuemeka (70‘ Neelakandan); Nivokazi.
Arbitro: Grundbacher.
Note: 4'466 spettatori. Bellinzona privo di Berbic, Chacón e Sörensen (infortunati). Ammoniti: 39’ Jakob, 45‘ +1’ Lusuena, 58‘ Obexer, 61’ Mihajlovic, 68‘ Sangare, 93’ Matondo.