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Chukwuemeka non basta: Acb rimontato dallo Stade Nyonnais

Il britannico incanala su binari favorevoli la sfida, ma l'espulsione dell'altro esordiente Gloor compromette tutto lasciando il bottino in terra romanda

(Ti-Press)
26 luglio 2024
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La 33esima edizione dei Giochi olimpici è stata ufficialmente inaugurata sulle acque della Senna. A cinquecento e più chilometri, sulle cristalline rive del più calmo Lemano, il Bellinzona è riuscito solo parzialmente a impossessarsi della ormai caratteristica espressione della manifestazione “Citius, Altius, Fortius” arrendendosi 2-1 allo Stade Nyonnais. Un esordio da incorniciare, un altro da incubo. Già, perché a decidere il confronto sono de facto stati Chukwuemeka e suo malgrado Gloor, esordienti tra le fila sopracenerine. Da poco sbarcato in Ticino, il 22enne – a mo’ di tedoforo d’eccezione – ha indicato il cammino alla compagine di Benavente trascorso pochissimo sul cronometro. L’ex Zurigo ha invece steso fallosamente in area Correia lasciando il campo e, soprattutto, i suoi compagni di squadra in dieci uomini di movimento. Un’espulsione costata parecchio cara, ossia il ribaltamento del risultato a opera di Koré (su calcio di rigore) e Yana.

Chiamato alla difficile trasferta in terra romanda, mister Benavente ha subito allineato i già citati Gloor e Chukwuemeka. Il 22enne si è dimostrato famelico, ricompensando i coraggiosi tifosi sopracenerini trascorsa la miseria di quattro giri di orologio. Pronti, via e il britannico ha infatti appuntato il suo nome sul tabellino dei marcatori: imbeccato alla perfezione in profondità da Nkama, e liquidato elegantemente l’estremo difensore vodese, l’attaccante ha spezzato la precaria situazione di equilibrio depositando in totale scioltezza il pallone alle spalle di Spycher. La reazione dello Stade Nyonnais è stata immediata, senza comunque mai veramente impensierire Berbic. E, infatti, l’ex Lugano è stato il classico spettatore non pagante del confronto. Dal canto suo l’Acb ha cercato di sfruttare lo spunto in velocità delle proprie fasce, affondando raramente il colpo. Nella ripresa la compagine padrona di casa è scesa in campo intenzionata e il monito è stato lanciato da Gazzetta a riequilibrare la sfida, eppure Mihajlovic e compagni hanno continuato a chiudere ogni spiraglio concedendo ben poco spazio alla compagine di Caschili. O, perlomeno, finché Gloor non ha steso in area Correia... L’arbitro ha dunque indicato l’estrema punizione, trasformata freddamente da Koré. Rimasto in dieci a causa dell’espulsione (causa somma di ammonizioni) dell’appena citato Gloor, il Bellinzona si è rintanato in difesa in modo da blindare il risultato. Un compito affatto semplice. La beffa è infatti occorsa sui titoli di coda dell’incontro, a cinque minuti dalla conclusione: solo dinanzi a Berbic, Yana ha monetizzato il cross di Busset realizzando il raddoppio.

La squadra di Benavente rimane nelle zone più alte della classifica, comandata (a sorpresa) dal neopromosso Étoile Carouge – capace a sua volta d’annichilire 3-1 il Neuchâtel Xamax grazie alle marcature di Nvendo, Correia e Vieira. Nei prossimi giorni è comunque atteso il responso della Swiss Football League in merito alla procedura su quell’ottavo giocatore non “formato localmente” lo scorso weekend quando l’Acb s’impose 2-1 in rimonta sul Wil. Una sanzione di tre punti sarebbe difficile, anzi difficilissima, da assimilare in quanto i granata sarebbero rispediti nei bassifondi. E, soprattutto, il carniere sarebbe vuoto.