In vista delle ultime tre partite di qualificazione per Euro 2024, il renano non dà spazio né a Lotomba, né a Blum
Murat Yakin si appresta a giocarsi il futuro alla guida della Nazionale svizzera con una selezione di 24 giocatori nella quale non figura nemmeno un laterale destro di ruolo. Scherzare con il fuoco sembra essere diventato il passatempo preferito del basilese. Per affrontare Israele mercoledì a Felcsut (Ungheria), poi sabato 18 il Kosovo a Basilea e infine la Romania il 21 novembre a Bucarest per l'ultima partita della fase di qualificazione a Euro 2024, Yakin ha deciso di fare a meno dei servigi di Jordan Lotomba. Infortunatosi il 21 ottobre contro il Marsiglia, il vodese tornerà a vestire la maglia del Nizza questa sera nella trasferta a Montpellier. Una notizia che, a quanto pare, non è giunta all'orecchio del selezionatore rossocrociato.
Con Silvan Widmer ancora in infermeria e Lotomba non tenuto in conto, nessuno avrebbe avuto granché da dire nel caso di una convocazione di Lewin Blum, in lotta per riconquistare un posto da titolare allo Young Boys, o magari anche di Lucas Blondel, svizzero-argentino in forza al Boca Juniors e che quest'anno ha vestito 33 volte la casacca gialloblù degli “xeneizes”. Invece, nel caso in cui Yakin puntasse su una difesa a quattro, il ruolo di laterale destro toccherebbe verosimilmente a Edimilson Fernandes, proprio come era successo in occasione della trasferta in Kosovo (2-2), dove il romando aveva disputato un gagliardo primo tempo, per poi andare pesantemente in difficoltà nel concitato finale.
Oltre a Lotomba, altri due protagonisti dell'incredibile (e poco edificante) 3-3 di San Gallo contro la Bielorussia sono stati lasciati a casa dal selezionatore renano: si tratta di Cédric Itten e Djibril Sow. Per contro, ritrova un posto in Nazionale, sulla scorta delle buone prestazioni offerte con lo Young Boys, Loris Benito, assente da Euro 2021. La sua selezione si spiega soprattutto con l’incertezza che regna attorno alle condizioni fisiche di Ricardo Rodriguez e Manuel Akanji, alle prese con infortuni che andranno monitorati, soprattutto alla luce dei tre impegni in appena sei giorni. «Ricardo Rodriguez non li potrà affrontare tutti e tre», ha specificato Yakin. Un dubbio che coinvolge pure Xherdan Shaqiri che negli ultimi giorni si è allenato a Cornaredo con il Lugano, ma la cui ultima partita risale al 21 ottobre.
Ovviamente toccato dal recente decesso della madre, alla quale era molto legato, Yakin si è comunque dimostrato combattivo nella sua prima uscita pubblica dopo il pareggio con la Bielorussia... «Sono ottimista. Credo nelle qualità della mia squadra, senza le quali non avrebbe mai pareggiato contro la Bielorussia. E, soprattutto, ho l'appoggio dei miei superiori».
Per la Svizzera è giunta l'ora decisiva e meglio sarebbe chiudere al più presto la pendenza. Basterebbero una mancata vittoria di Israele in Kosovo (12 novembre) e un successo in Ungheria contro gli stessi israeliani per timbrare (finalmente) il biglietto per Euro 2024. Portare la pratica più in là, alla sfida con il Kosovo in un St. Jakob che dovrebbe essere solo in parte votato alla causa rossocrociata, o a quella in trasferta con la Romania (e la Svizzera di brutti ricordi a Bucarest ne conserva già uno, quello del 1991) vorrebbe dire sottoporsi ulteriormente a un rischio di fallimento dalle proporzioni epocali.
Portieri: Gregor Kobel (Dortmund), Yvon Mvogo (Lorient), Yann Sommer (Inter).
Difensori: Manuel Akanji (Manchester City), Loris Benito (Young Boys), Eray Cömert (Nantes), Nico Elvedi (Borussia Mönchengladbach), Edimilson Fernandes (Magonza), Ulisses Garcia (Young Boys), Ricardo Rodriguez (Torino), Fabian Schär (Newcastle), Cédric Zesiger (Wolfsburg).
Centrocampisti e attaccanti: Michel Aebischer (Bologna), Zeki Amdouni (Burnley), Remo Freuler (Bologna), Dan Ndoye (Bologna), Noah Okafor (Milan), Xherdan Shaqiri (Chicago Fire), Renato Steffen (Lugano), Filip Ugrinic (Young Boys), Ruber Vargas (Augsburg), Granit Xhaka (Bayer Leverkusen), Denis Zakaria (Monaco), Andi Zeqiri (Genk).