Violazione delle regole di fairplay, integrità e lealtà: mano dura della Fifa nei confronti dell'ex presidente della Federcalcio iberica. Ma lui ricorrerà
La Fifa, l'organismo internazionale che gestisce il mondo del calcio, ha squalificato per tre anni Luis Rubiales, il sindacalista salito di rango fino a diventare il presidente della Federazione nazionale: durante quel periodo, Rubiales dovrà astenersi da ogni attività legata al pallone, dopo essere stato ritenuto colpevole di aver violato l'articolo 13, quello sulla violazione delle regole di fair play, integrità e lealtà.
I fatti sono noti: tutto è nato dal bacio in bocca dato, per la gioia, alla calciatrice Jenni Hermoso durante la premiazione per la vittoria della Spagna nella finale dei Mondiali femminili a Sydney, immagine che ha scatenato polemiche in Spagna e non solo, con una rivolta della politica e delle stesse calciatrici: quel bacio non era consenziente, e per di più il comunicato che a caldo ne sminuiva l'impatto sarebbe stato una ‘costrizione’ alla calciatrisce spagnola. La stampa spagnola puntualizza che a Rubiales è stato rinfacciato anche, e nel giudizio si sarebbe tenuto conto anche di questo, di essersi toccato i genitali mentre si trovava all'interno della tribuna autorità. Rubiales si era a lungo difeso, dichiarandosi contrario alle dimissioni, ma era stato poi costretto a lasciare il suo posto. Ora ha tempo dieci giorni per fare ricorso presso la commissione di Appello della Fifa, e lui stesso ha subito annunciato che si appellerà, scrivendo sui social media di voler ‘andare fino all'ultima istanza affinché giustizia sia fatta e la verità venga rivelata’.
Per questa vicenda in Spagna è in corso anche una procedura presso la Giustizia ordinaria, che nei confronti di Rubiales ha emesso un divieto di avvicinamento a Jenny Hermoso a meno di 200 metri.