Oltre a Tonali, Fagioli e Zaniolo, stando alla stampa del Belpaese sarebbero coinvolti almeno altri dieci giocatori
L'affaire delle scommesse illegali che ha colpito negli ultimi giorni il calcio italiano si sta allargando a macchia d'olio. Giovedì due giocatori della nazionale azzurra – Tonali e Zaniolo – sono stati pregati dalla Federazione di lasciare il ritiro alla vigilia di importanti match di qualificazione a Euro 24, decisione apprezzata dal ministro dello sport Andrea Abodi: «Giusto rimandare a casa questi ragazzi, anche per proteggerli». I due giocatori, entrambi sotto contratto in Inghilterra, sono sotto inchiesta perché sospettati di aver preso parte a scommesse illegali attraverso una piattaforma online. Tonali gioca nel Newcastle insieme allo svizzero Fabian Schär, mentre Zaniolo veste la maglia dell'Aston Villa.
Il Corriere della sera parla di uno tsunami che potrebbe abbattersi sul calcio italiano, dato che un'altra decina di giocatori sarebbero implicati nella faccenda. Gli azzurri riceveranno Malta sabato, mentre martedì saranno di scena a Londra in un remake della finale continentale del 2021. Stando ai media del Belpaese, Tonali e Zaniolo sono già stati interrogati da inquirenti torinesi e informati che contro di loro è stata aperta un'inchiesta. Ai due atleti sarebbero stati confiscati i telefoni, ai fini dell'indagine. Ricordiamo che nell'ambito della stessa inchiesta è coinvolto anche lo juventino Fagioli, il quale però nega di aver mai scommesso sull'esito di alcuni match. In Italia i giochi d'azzardo sono autorizzati, ma giocatori e dirigenti non hanno il diritto di scommettere su eventi sportivi che riguardano la loro stessa disciplina sportiva. In caso di condanna, i diretti interessati non rischierebbero solo multe, ma anche pesanti squalifiche che potrebbero durare alcuni anni.