La compagine di Inka Grings conferma la vetta in solitaria nel Gruppo A, risulterà decisivo l'ultimo turno in programma domenica
Una squadra chiamata a conquistare la posta piena, e l’altra intenzionata a chiudere (o quasi) l’affare passaggio del turno. Nella seconda giornata dei Mondiali in corso in Australia e Nuova Zelanda la Svizzera ha mostrato prova di grande carattere, lasciandosi sullo 0-0 con la Norvegia. Accantonato un primo tempo piuttosto equilibrato e avaro di occasioni, nella ripresa il match si è acceso ma grazie a una Gaëlle Thalmann in formato extralusso il risultato non è cambiato.
Titolarizzata Nadine Riesen al posto dell’acciaccata Luana Bühler, la Nazionale rossocrociata è scesa in campo sotto la pioggia battente del Waikato Stadium di Hamilton con il coltello fra i denti: intensa e aggressiva, ha concesso alle scandinave (che hanno preferito lasciare in panchina Ingrid Engen, Caroline Graham Hansen e all’ultimo minuto Ada Hegerberg) poco spazio di manovra. Anzi, a crearsi le prime occasioni è stata proprio la compagine di Inka Grings. Le elvetiche hanno continuato a mettere pressione e recuperare piuttosto velocemente la sfera e, infatti, l’unica possibilità capitata alle norvegesi (impossessatesi viepiù del pallone nel corso del primo tempo) è stata la capocciata di Sophie Román Haug a saggiare i riflessi di una pronta Thalmann. Da segnalare, però, alla mezz’ora l’ottimo uno-due fra Coumba Sow e Ana-Maria Crnogorcevic, la cui conclusione è finita di poco sopra la traversa, e il tiro-cross di Riesen a mettere in difficoltà Aurora Mikalsen.
Nella ripresa la Svizzera ha continuato a essere attenta e coperta, ma abbassando pericolosamente il baricentro. E, infatti, le Gresshoppene hanno sfruttato la maggiore prestanza fisica rischiando a più riprese di insaccare il pallone in rete: dapprima Maren Mjelde e Frida Maanum, poi la sopraccitata Haug hanno chiamato agli straordinari Thalmann. Lasciata sfogare l’aggressività delle norvegesi, le rossocrociate hanno ripreso a macinare gioco approfittando dello spazio concessogli per ripartire in contropiede (com’è stato il caso di Ramona Bachmann). L’entrata in campo di Graham Hansen ha arrecato qualche problema alla retroguardia elvetica, ma grazie a un’ottima Thalmann è rimasta in partita creandosi dal suo canto buone occasioni da gol.
La situazione nel Gruppo A si fa sempre più intrigante e complicata grazie alla prima storica vittoria delle Filippine (1-0 il risultato) sulla Nuova Zelanda: la Svizzera rimane in vetta in solitaria con quattro punti, tallonata però dalle asiatiche e dalle oceaniche (ferme a tre). La Norvegia resta invece fanalino di coda, solo un punto racimolato. L’ultimo turno, domenica contro le padrone di casa, risulterà dunque fondamentale per assicurarsi gli ottavi di finale.
Svizzera - Norvegia (0-0) 0-0
Svizzera: Thalmann; Stierli, Maritz, Riesen, Aigbogun; Reuteler (78’ Mauron), Sow, Wälti; Crnogorcevic, Bachmann (90+3’ Rey), Piubel (88’ Terchoun)
Norvegia: Mikalsen; Hansen (73’ Sønstevold), Mjelde, Bjelde (88’ Lund), Harviken; Boe Risa (88’ Engen), Reiten, Maanum; Eikeland (57’ Graham Hansen), Haavi, Roman Haug (73’ Sævik)
Arbitro: Frappart
Note: 10’769 spettatori