Dopo l'exploit in Coppa Svizzera a Ginevra, i bianconeri si rifocalizzano sul campionato, alla ricerca del secondo posto in classifica
Sono trascorsi pochi giorni dalla notte magica dello Stade de Genève, quando il Lugano ha conquistato l'accesso alla finale di Coppa Svizzera con una vittoria ai rigori contro i padroni di casa del Servette. Sono passati pochi giorni, ma di tempo per festeggiare ce n'è poco e quel successo va messo subito in un cassetto, in attesa di tirarlo fuori il prossimo 4 giugno, quando la squadra scenderà in campo al Wankdorf per difendere quel titolo conquistato un anno fa. Adesso è tempo di rifocalizzare l'attenzione sul campionato, perché la Super League ha ancora molto da dire. In particolare, il Lugano è in piena lotta per la conquista di un secondo posto che darebbe l'accesso alle qualificazioni di Champions League. La sconfitta di domenica scorsa contro il Grasshopper ha penalizzato i bianconeri che si ritrovano ora a quattro lunghezze dal Servette secondo e con lo stesso numero di punti di un San Gallo che scenderà in Ticino il Lunedì di Pasqua per una squadra estremamente delicata. San Gallo, Lugano, Basilea, Grasshopper e Lucerna sono tutte racchiuse in appena due punti, il che aumenta l'importanza di ogni singola sfida.
Mattia Croci-Torti dovrà capire le condizioni dei giocatori reduci dalla battaglia di Ginevra, dispendiosa dal profilo mentale ancor prima che fisico. Se il Lugano ha perso qua e là qualche punto, soprattutto in pareggi, il San Gallo non è stato da meno. La compagine diretta da Peter Ziedler non vince dal 25 febbraio (4-0 al Sion) e nelle ultime quattro uscite ha raccolto tre pareggi e una sconfitta.