I bianconeri impegnati domani a Netanya devono ribaltare il 2-0 subito a Cornaredo. Ma le molte assenze rendono l’impresa ancor più complicata
Dopo la sconfitta in casa per 2-0 contro l’Hapoel Beer Sheva, il Lugano ha bisogno di un miracolo per ribaltare la situazione nel terzo turno di qualificazione della Conference League in Israele (a Netanya, a causa dell’instabilità in vicinanza della striscia di Gaza che ha costretto l’Uefa a designare una nuova sede). I bianconeri hanno oltretutto iniziato male la stagione, visto che alla sconfitta europea se ne aggiungono altre tre in campionato, con una sola vittoria, quella contro il neopromosso Winterthur. Come se non bastasse alla già lunga lista di assenti si sono aggiunti, come riporta la Rsi, Zan Celar, Mattia Bottani e Reto Ziegler, infortunati, Mohammed Amoura, che non ha intrapreso il viaggio per motivi politici, e il secondo portiere Sebastian Osigwe, prossimo alla paternità.
Gli uomini di Croci-Torti per sperare nella rimonta dovranno migliorare di parecchio l’attenzione difensiva rispetto a quanto mostrato finora, perché subire reti significherebbe quasi certamente vedere le ultime possibilità di passaggio del turno sfumare. D’altro canto, come sottolineato anche da Croci-Torti e Sabbatini immediatamente dopo l’incontro d’andata, il 2-0 è un risultato insidioso da difendere e un eventuale vantaggio ticinese caricherebbe sulle spalle dei padroni di casa maggiore pressione, aspetto praticamente assente invece per quanto concerne il Lugano. Chiaro che con le assenze di Bottani (il vero motore del gioco sottocenerino finora) e di Celar (non ancora al massimo della forma, ma pur già autore di tre reti in stagione) in particolare, bisognerà innanzitutto capire chi sarà in grado di assumersi il ruolo di perno in fase offensiva.
Il precedente in terra asiatica fra le due squadre (che apriva la campagna europea 2017-18 dei bianconeri) si era concluso con un successo per 2-1 dei padroni di casa.
Chi passerà il turno si ritroverà di fronte nel playoff la vincente della doppia sfida tra gli ucraini dello Zorya Luhansk (vincitori all’andata per 1-0) e l’Universitatea Craiova (dalla Romania).
Netanya è una città situata una 30 km a nord di Tel Aviv e una cinquantina a sud di Haifa, nel distretto centrale di Israele, e si affaccia sul mar Mediterraneo (lungo il quale offre ai turisti che la visitano 14 km di spiagge). Il viaggio da Beer Sheva è di circa due ore d’automobile, per cui è probabile che l’affluenza sarà comunque piuttosto alta, considerando anche che già all’andata a Cornaredo erano presenti circa 300 tifosi biancorossi. Con oltre 200mila abitanti è la settima città più grande della nazione. Lo stadio (denominato Netanya Stadium) è una struttura recente, inaugurata dieci anni fa e che può ospitare 13’160 spettatori. Normalmente è la casa del Maccabi Netanya e dell’Hapoel Hadera, entrambi militanti nella massima serie israeliana.
Per quanto concerne le altre elvetiche impegnate in ambito europeo, il Basilea (impegnato in Conference League ospita il Bröndby con l’obiettivo di ribaltare la sconfitta per 1-0 incassata in Danimarca. Anche i renani non stanno però ancora evolvendo a pieno regime, come dimostrano i tre pareggi in altrettante uscite di Super League. Più agevole invece la situazione in cui si trovano Zurigo (in Europa League) e Young Boys (Conference League): i campioni in carica ospitano i nordirlandesi del Linfield forti del 2-0 firmato Tosin e Gnonto ottenuto all’andata. Tuttavia quello rimane l’unico successo stagionale degli zurighesi, ultimi con un solo punto e nessun gol segnato in campionato (nel quale sono reduci dal pesante 3-0 subito dal Sion) e relegati dalla Champions League, in seguito alla sconfitta nella doppia sfida con gli azeri del Qarabag. I gialloneri devono difendere lo stesso vantaggio (ottenuto grazie a Nsamé ed Elia) al Wankdorf contro i finlandesi del Kups Kuopio. Verosimilmente Raphael Wicky approfitterà della probabile innocuità degli avversari per preparare già l’incontro di campionato di domenica contro il Servette. Infine il Vaduz di Mister Mangiarratti (reduce dalla pirotecnica sconfitta casalinga per 3-2 contro il Bellinzona) tenta la clamorosa impresa a Konya in Turchia, contro il Konyaspor. Si riparte dall’1-1 del Rheinpark.