Il sorteggio di Doha in vista della Coppa del mondo ha inserito gli elvetici in un girone (il G) decisamente complicato e uguale per due terzi al 2018.
Brasile, Serbia e Camerun. Sono queste le avversarie che la Svizzera si troverà di fronte il prossimo inverno in Qatar nella fase finale della prima Coppa del mondo "natalizia", in programma dal 21 novembre al 18 dicembre e che sarà tra l’altro l’ultima a 32 squadre, visto che con l’edizione prevista nel 2026 negli Stati Uniti, Messico e Canada si passerà a 48 partecipanti. La Nati, il cui nome era inserito nella seconda delle quattro fasce del sorteggio (stabilite in base al ranking Fifa), è finita nel girone G assieme appunto ai "pentacampeao" (testa di serie), ai serbi (estratti dalla terza urna) e agli africani (dall’ultima fascia, sulla carta quella con le squadre più deboli).
L’urna di Doha ha quindi replicato in maniera quasi perfetta il girone E dei Mondiali 2018 in Russia, quando gli elvetici dopo il pareggio iniziale con i verdeoro (1-1) avevano sconfitto 2-1 la Serbia nella famosa partita delle "aquile" (gesto politico mimato dai giocatori di origine kosovara Shaqiri e Xhaka, entrambi in rete) e si erano presi il secondo posto del girone e la qualificazione agli ottavi (dov’era poi arrivata la sconfitta 1-0 con la Svezia) pareggiando 2-2 con la Costa Rica. A differenza di quattro anni or sono, l’avventura dei rossocrociati non si aprirà con la sfida a Neymar e compagni (che i ragazzi di Murat Yakin affronteranno nel secondo impegno, lunedì 28 novembre) bensì contro il Camerun giovedì 24. Venerdì 2 dicembre invece la delicata (e probabilmente anche decisiva per il passaggio del turno) sfida con la Serbia.
La Svizzera lo ricordiamo ha ottenuto il biglietto diretto per la rassegna iridata grazie a uno splendido percorso nel gruppo C delle qualificazioni europee, iniziato con alla guida Vladimir Petkovic, proseguito (dopo il passaggio di quest’ultimo la Bordeaux) con in panchina Yakin e chiuso al comando del girone da imbattuta. Come l’Italia, ma rispetto agli Azzurri (0-0 e 1-1 nei due scontri diretti) gli elvetici hanno ottenuto una vittoria in più, cinque (e 3 pareggi), contro i quattro successi della selezione di Roberto Mancini, fermata in particolare nell’ultima giornata dall’Irlanda del Nord (0-0). Uno stop che ha permesso a Shaqiri e compagni – vittoriosi 4-0 contro la Bulgaria nella magica notte di Lucerna – di chiudere con due punti di vantaggio (18 a 16) in classifica e non avere bisogno nemmeno della differenza reti (comunque favorevole) per evitare i pericolosi spareggi poi risultati fatali ai campioni d’Europa, eliminati già in semifinale dalla Macedonia del Nord. L’obiettivo dichiarato degli elvetici in Qatar è chiaro e non si limita all’accesso alla fase a eliminazione diretta: si punta ai quarti di finale, stadio della competizione che la Svizzera non raggiunge dal 1954 (in tre delle ultime quattro edizioni, comprese le ultime due, si è sempre fermata agli ottavi).
Posto che quello della Svizzera appare forse il girone più tosto di tutti, particolarmente impegnativo appare anche il girone H, con il Portogallo di Cristiano Ronaldo chiamato ad affrontare l’Uruguay, il Ghana e la Corea del Sud della star del Tottenham Heung-min Son. A proposito di asiatici, interessante anche il gruppo E in cui il Giappone dovrà vedersela con Germania e Spagna, mentre la vincente tra Costa Rica e Nuova Zelanda appare come vittima sacrificale. Stati Uniti e Iran si ritrovano (nel gruppo B con Inghilterra e la vincente dello spareggio europeo, una tra Galles, Scozia e Ucraina) dopo la famosa "partita della pace" alla fase finale del Mondiale francese del 1998, mentre il girone sulla carta più facile (perlomeno per l’Olanda) è il primo, in cui oltre ai Paesi Bassi sono inseriti i padroni di casa del Qatar, l’Ecuador e il Senegal.
Gruppo A: Qatar; Ecuador; Senegal; Olanda
Gruppo B: Inghilterra; Iran; Stati Uniti; Galles/Scozia/Ucraina
Gruppo C: Argentina; Arabia Saudita; Messico; Polonia
Gruppo D: Francia; Emirati Arabi/Australia/Perù; Danimarca; Tunisia
Gruppo E: Spagna; Costa Rica/Nuova Zelanda; Germania; Giappone
Gruppo F: Belgio; Canada; Marocco; Croazia
Gruppo G: Brasile; Serbia; Svizzera; Camerun
Gruppo H: Portogallo; Ghana; Uruguay; Corea del Sud