Il selezionatore e il direttore delle squadre nazionali rossocrociate unanimi sul sorteggio dei Mondiali: gruppo tosto ma la Svizzera non deve avere paura
«Trovo che sia un bel gruppo e decisamente una sfida intrigante per i nostri giocatori, con scontri interessanti – la reazione a caldo dell’allenatore elvetico Murat Yakin –. Brasile e Serbia li conosciamo già dal Mondiale in Russia e anche il Camerun è una bella squadra, con buone individualità e che è stata in grado di superare l’Algeria nello spareggio. Dopotutto in una Coppa del mondo non esistono partite e avversari facili, dovremo effettuare una bella preparazione per disputare un buon Mondiale e qualificarci per la fase a eliminazione diretta, ma i nostri calciatori sono abituati a fornire prestazioni di qualità settimana dopo settimana. E partite del genere non possono che fornire ulteriori stimoli».
A proposito di preparazione, le sfide di Nations League con Spagna, Portogallo e Repubblica Ceca (a giugno le prime quattro partite) costituiranno sicuramente appuntamenti più probanti rispetto ad esempio all’amichevole con il Kosovo... «Affrontare avversari di ottimo livello che ci possono spingere ai nostri limiti è indubbiamente un vantaggio e queste partite rappresenteranno un banco di prova importante. La mia speranza è che i nostri giocatori rimangano in salute e che possa contare sulla rosa al completo, in modo da giocarcela anche contro queste grandi squadre e prepararci al meglio come gruppo all’appuntamento con i Mondiali».
Sulla stessa linea del tecnico della Nati anche il direttore delle squadre nazionali rossocrociate Pierluigi Tami, che ha sottolineato come «è decisamente una situazione particolare, perché affronteremo due avversari che avevamo già incontrato all’ultima Coppa del mondo. Detto ciò, ci rallegriamo di poter vivere ancora queste sfide e il nostro obiettivo, al di là degli avversari e del fatto che il Brasile è la nazionale numero uno al mondo, è chiaro: vogliamo passare il turno».
Sponda giocatori, Xherdan Shaqiri sa bene che vivrà (come Granit Xhaka, pure lui di origine kosovare) un’altra giornata decisamente speciale il 2 dicembre, quando si ritroverà nuovamente di fronte i "nemici" della Serbia, ma preferisce non entrare nel dettaglio sulla delicata sfida... «Come nel 2018 è un gruppo stimolante ma tosto, con il Camerun quale aggiunta molto interessante. Il Brasile è chiaramente il favorito del girone, ma il secondo posto è alla nostra portata e il passaggio del turno è il nostro primo obiettivo. Non sarà facile, avremo bisogno di sfoderare ottime prestazioni per qualificarci agli ottavi, ne siamo consci, ma c’è anche tanta fiducia, perché siamo ormai una squadra che ha accumulato diversa esperienza nei grandi tornei, sappiamo cosa serve e faremo di tutto per arrivare pronti al Mondiale».