CALCIO

Il Lugano chiude con tre punti, il Thun va allo spareggio

L'ultimo turno di Super League condanna i bernesi e salva il Sion dopo un'emozionante altalena di risultati. I bianconeri di Jacobacci terminano al quinto posto

3 agosto 2020
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Finale di stagione folle, quello di un campionato di Super League terminato per nove squadre, ma non per il Thun, costretto a giocarsi lo spareggio contro il Vaduz. Il Lugano ha superato 1-0, non senza un pizzico di fortuna, il Neuchâtel Xamax e chiude la stagione in un'ottima quinta posizione, dopo aver scavalcato anche il Lucerna (0-0 con il Basilea). Ma questa volta l'impegno dei bianconeri contava relativamente poco, visto che la salvezza aveva già trovato l'avallo della matematica venerdì con il successo contro il Servette. Tutti gli occhi erano puntati sul Letzigrund e sullo Stade de Genève, dove erano impegnate le ultime due compagini con ancora qualcosa da dire. E sui due capi è successo di tutto, con un'altalena di risultati e di stati d'animo che alla fine hanno condannato il Thun e salvato il Sion. A Zurigo i bernesi sono andati sotto per 3-0, ma al 74' si sono improvvisamente svegliati e hanno riagguantato il risultato con la doppietta di Munsy e il gol di Rapp (su assist di Tosetti). Il pareggio al 90' sembrava garanzia di salvezza, anche perché a Ginevra il Sion era ancora bloccato sull'1-1, ma proprio pochi secondi dopo il 3-3 di Munsy, Uldrikis ha trovato il punto dell'1-2. Alla Praille correva il 74' perché per non farsi mancare niente, questo campionato si è regalato anche un temporale che a metà del primo tempo ha costretto l'arbitro a rimandare negli spogliatoi ginevrini e vallesani. La partita è poi ripresa con un quarto d'ora di ritardo sulle altre.

Lugano rimaneggiato e vincente

Il Lugano, come detto, ha agguantato il quinto posto finale grazie al tre punti ottenuti alla Maladière. Un successo giunto nonostante Maurizio Jacobacci abbia pesantemente messo mano alla rosa, dando spazio a coloro che fino a oggi avevano avuto meno possibilità di mettersi in mostra. Con Baumann e Lovric squalificati, Covilo, Holender, Yao, Pavlovic infortunati e Maric, Lavanchy, Gerndt e Daprelà lasciati a riposo, in campo si è vista una squadra inedita, con le titolarizzazioni di Da Costa, Macek, Selasi e Untersee. Alla fine si può affermare che i bianconeri sono riusciti ad ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Sì, perché quasi mai sono stati capaci di proporsi in modo pericoloso dalle parti di Sinzig (esordio in Super League). Al contrario, sono stati i padroni di casa ad andare molto vicini al gol, in particolar modo con Kevin Dugourd, tre volte a un niente dal punto d'apertura tra il 32' e il 36'. Nella ripresa, poi, al 64' una fucilata dalla distanza di Mveng, abbassatasi improvvisamente, ha costretto Da Costa a deviare il pallone sulla traversa e da lì in corner. Al 72', però, il gol partita lo ha propiziato Jefferson con un centro dalla sinistra sul quale Sinzig è andato in anticipo su Janga: il pallone è schizzato sui piedi di Lungoyi che non si è fatto pregare per insaccare.

Sul piano personale, da segnalare la buona prestazione di Custodio al centro della difesa al fianco di Kecskes, quella di Guidotti in mezzo al campo (ancora una volta tecnica e visione di gioco non gli hanno fatto difetto), mentre Janga ha chiuso i suoi sei mesi in bianconero senza reti e anche a Neuchâtel al 78' ha sbagliato una facile deviazione tutto solo davanti a Sinzig. Il Lugano chiude dunque la stagione come meglio non poteva, infilando l'11ª vittoria stagionale e l'11º risultato utile dalla ripresa post Covid-19.