Dopo aver sconfitto il Lucerna e pareggiato in Europa League contro il Malmö, la squadra di Jacobacci cade 3-0 contro il Basilea
Dopo l'esordio in panchina di Maurizio con la vittoria di Lucerna e il pareggio in Europa League concesso al Malmö a San Gallo, il Lugano è tornato a riassaporare il gusto amaro della sconfitta, battuto 2-0 a Cornaredo dal Basilea.
Micidiale l'uno-due dei renani a cavallo del quarto d'ora centrale di un primo tempo dominato dalla squadra di Koller, in rete con due azioni fotocopia, intervallate da un colpo di testa malamente messo a lato da Gerndt da posizione invitante: imbucata alle spalle di Yao (a mal partito, ma per nulla protetto dai compagni), inserimento del laterale di spinta (prima Stocker, poi Bua), pallone in mezzo e comoda rete di Ademi per l'1-0, rispettivamente di Frei per il raddoppio, al 32'.
In comodo vantaggio di due reti senza neppure troppo forzare, i rossoblù hanno avuto vita facile in una ripresa che ha visto Jacobacci ridisegnare la squadra con un 4-1-4-1 che ha spinto più avanti (sulla linea dei trequartisti) prima Vecsei, poi Covilo (il suo sostituto), con risultati invero deludenti.
Una fiammata attorno all'83' ha permesso a Junior, Lavanchy e infine Aratore (due volte alla conclusione, la seconda gli è stata respinta dalla traversa) di allertare l'attento Omlin, ma nel complesso i bianconeri (puniti da Cabral con il 3-0 al 92') hanno prodotto troppo poco per pensare di rimediare al doppio svantaggio letale della prima metà di partita in cui hanno lasciato campo e palla a un'avversaria complessivamente più forte.