Calcio

Champions League, quest'anno l’Europa termina a Istanbul

Scatta la fase a gironi della grande Coppa sognando la finale sul Bosforo. Oggi subito Napoli-Liverpool

17 settembre 2019
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I sogni europei di 32 squadre guardano a Istanbul. Sarà infatti sul Bosforo che si assegnerà la prossima Champions League, quella del 2020. Tutte sognano di strapparla dalle mani del Liverpool, ma i Reds non hanno alcuna intenzione di abdicare, per quanto il loro principale obiettivo stagionale sia rappresentato dal ritorno sul trono della Premier League, con un titolo nazionale che sulle rive della Mersey manca da tre decenni. La Champions, però, non passa del tutto in secondo piano... «È senza dubbio un obiettivo. Difficile, ma pur sempre un obiettivo», ha chiosato Jürgen Klopp. E il fatto che la finale si disputi a Istanbul non può che galvanizzare i ragazzi del vulcanico tecnico tedesco. È di poche settimane fa, infatti, la vittoria del Liverpool nella Supercoppa europea contro il Chelsea, ma soprattutto è sulle rive del Bosforo che nel 2005 Gerrard e compagni avevano dato vita al “Miracolo di Istambul”, quando sotto 3-0 alla pausa contro il Milan, avevano recuperato nella ripresa e vinto la quarta Champions League ai rigori. Il Liverpool, dunque, vuole riprovarci a quindici anni di distanza, ma la concorrenza è da dare i brividi. Già all’esordio di stasera, i Reds saranno impegnati al San Paolo di Napoli, dove lo scorso anno avevano disputato la peggior prestazione della stagione, mettendo a rischio la qualifica agli ottavi (poi cementata proprio contro i partenopei ad Anfield).

Sul fronte italiano Napoli, Inter e Atalanta partono un gradino sotto le migliori. In particolare sotto alle spagnole. Nel Real Madrid Zinedine Zidane ritrova la sua competizione “feticcio”, vinta tre volte su tre sulla panchina delle “merengues”. In estate il Real ha speso 300 milioni di euro sul mercato, ma Eden Hazard, il rinforzo più atteso, è stato a lungo infortunato e ha giocato i primi minuti in “blanco” soltanto nell’ultimo weekend. Il Barcellona, dal canto suo, sta aspettando Messi, ai box in questo inizio stagione, ma può mettere in vetrina Griezmann, De Jongh e, soprattutto, il 16enne Ansu Fati, attaccante della Guinea-Bissau e grande rivelazione dell’estate. Il Manchester City di Pep Guardiola ha senza dubbio il dente avvelenato dopo la clamorosa e rocambolesca esclusione nei quarti ad opera del Tottenham. Il City non è partito a pieno regime e in Premier accusa già 5 punti di ritardo dal Liverpool, ma di certo non può fallire in Champions, in un gruppo tutto sommato facile.

Un occhio va tenuto pure sugli Spurs, finalisti in primavera, i quali partono però un gradino sotto Liverpool e ManCity. E se stasera la sfida da non perdere sarà quella del San Paolo (ma occhio alla trasferta del Barcellona a Dortmund), domani c’è un Psg-Real Madrid da potenziale finale. Se non fosse che i parigini in Europa hanno fin qui sempre steccato. Alla ricerca di un quarto di finale dal 2016, i francesi lo scorso anno si sono fatti beffare dal Manchester United (vittoria ad Old Trafford per 2-0, rimonta dei Devils al Parco dei Principi per 3-1). Ma Thomas Tuchel non ha tempo per guardare al passato. Deve in primo luogo risolvere il rebus del suo attacco, dove Mbappé e Cavani sono infortunati, mentre Neymar è squalificato per le prime tre giornate.

C’è anche il Bayern Monaco, sempre da annoverare tra le favorite, ma che dovrà dimostrare di aver metabolizzato le partenze di Ribery e Robben. Senza dimenticarsi dell’Ajax, grande sorpresa della passata edizione, ma che ha perso pezzi pregiati quali De Jong (Barcellona), De Ligt (Juventus), Schöne (Genoa)... Saprà l’inesauribile vivaio sfornare l’ennesima covata di campioncini in erba?

E poi, resta la Juventus. Frenata sabato a Firenze, ma che comunque può sempre contare su Cristiano Ronaldo, miglior realizzatore nella storia della Champions e che ha accettato il trasferimento a Torino anche per poter sollevare la Coppa dalle grandi orecchie con la terza squadra diversa, dopo averlo fatto con Manchester United e Real Madrid. Ancora una volta CR7 ingaggerà un duello a distanza con Leo Messi, di norma uno spettacolo nello spettacolo della Champions.