Calcio

Torna la Challenge League con il Lugano lanciato verso la Super League e il Chiasso in zona salvezza

Lugano e Chiasso tornano in campo
(Davide Agosta)
6 febbraio 2015
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Domani tornano a rimbalzare i palloni. Con grande interesse il Ticino si appresta a seguire le gesta di Lugano e Chiasso. I primi, attualmente secondi in classifica a un solo punto di distanza dalla sorpresa Wohlen, mirano alla promozione in Super League. I rossoblù, ottavi, puntano a una salvezza probabile, forti degli 8 punti di vantaggio sul fanalino di coda Bienne.

Il Wohlen, la rivelazione dell’autunno, si è rinforzato con Claudio Holenstein e in particolare grazie all'arrivo di Alain Schultz. Schultz, proveniente dall’Aarau, dovrebbe dare ancora maggiore fantasia al centrocampo e assicurare un ottimo apporto sulle palle ferme. Malgrado ciò, è difficile supporre che gli argoviesi possano tenere il ritmo infernale del 2014. C’è inoltre l’incognita legata alla concessione della licenza per la massima lega, che dalle parti del Niedermatten, però, non disperano di ottenere. Una cosa è certa: il Wohlen non giocherà le partite casalinghe lontano dal proprio impianto. Lo ha confermato il presidente Tschachtli, riferendosi alle brutte esperienze fatte da Wil e Bienne a San Gallo rispettivamente Neuchâtel.

Dietro agli argoviesi, i bianconeri sembrano la compagine favorita. Gli innesti di Rossini, Djuric e Lombardi assicurano ulteriore qualità e profondità. Un ottimo mix tra esperienza  e gioventù aggiunto a un oliato sistema di gioco fanno la parte del leone.  Coach Bordoli ha saputo formare un’intelaiatura solida, dove l’aspetto del gruppo prevale sulle comunque ottime individualità. Se i vertici sapranno preservare armonia e serenità e se la Lega non metterà i bastoni tra le ruote a causa dell’infrastruttura ormai non più al passo con i tempi,  il Lugano tornerà tra le grandi.

Il rivale più pericoloso per i ticinesi è il Servette, distante 3 punti. Dietro ai ginevrini si cela però qualche punto interrogativo legato alla situazione finanziaria non troppo chiara e a un gruppo forse ancora troppo giovane per ambire al salto di categoria. Basterà l’estro della vecchia stella Vonlanthen e il supporto di gente di navigata esperienza come Roux, Pont e Avanzini? Gli ultimi due pretendenti alla promozione, seppure siano già leggermente staccati in classifica, sono Winterthur e Losanna. Gli zurighesi affrontano il ritorno con una rosa praticamente invariata e hanno effettuato dei lavori di migliorie allo stadio, ma la sensazione è che il bacino della regione con Zurigo e GC sia già sfruttato al massimo. Per una terza squadra non vi è obiettivamente posto in Super League e la sensazione è che una promozione per i Leoni non rappresenti un obiettivo vero e proprio. Diverso il discorso per i vodesi, ma la volontà non sempre corrisponde alla realtà. Marco Simone ha perso il bomber Ianu, tornato a Lucerna. Al suo posto è arrivato Florent Sinama-Pongolle, l’ennesima promessa del calcio francese non mantenuta a sbarcare in riva al Lemano.  Troppo incostanti finora e ora orfani di Ianu, i losannesi non sembrano disporre dei mezzi per proporre una rimonta, anche perché Malonga e Hochstrasser sono sinora l’ombra dei giocatori ammirati qualche anno orsono. Wil e Sciaffusa, un po’ sotto le attese, si avviano a disputare una seconda parte di campionato anonima, ma senza patemi d’animo.

Il Chiasso, deludente nella prima parte di stagione, dovrebbe centrare la salvezza senza problemi. Lo spessore tecnico a disposizione di Zambrotta è ottimo. Gente come Regazzoni, Guatelli (assente il primo mese per uno strappo alla coscia) e Maccoppi è capace di fare la differenza. La dolorosa partenza di Djuric non dovrebbe comunque causare troppi scompensi grazia all’ingaggio del centrale Madero. Davanti c’è curiosità per i nuovi innesti, il brasiliano Viçosa e l’americano Gentile.

In coda l'aspra battaglia per la sospirata salvezza è tra il Le Mont e il Bienne. I bernesi, seppur staccati di 4 unità, dovrebbero avere i mezzi per rifare superficie, malgrado qualche grattacapo finanziario. In fondo questa è un po’ la speranza dell’intero movimento calcistico. Debuttare nel nuovissimo impianto l’estate prossima in Prima Lega Promotion rappresenterebbe un vero disastro.  Mentre francamente, del club vodese in esilio a Baulmes, ne farebbero volentieri a meno tutti.