La Spinelli domani sera tornerà in campo sul parquet della Riveraine in occasione di gara 4 delle semifinali dei playoff
Il massimo campionato rossocrociato domani sera proporrà gara 4 delle semifinali dei playoff sul parquet della Riveraine. Per la Spinelli è il match point, per i neocastellani è una sfida dentro o fuori. Massagno torna a Neuchâtel con la spinta dell'ultimo incontro, in cui non ha lasciato scampo ai padroni di casa surclassandoli in ogni angolo del campo, sia in attacco che in difesa. Perché se fai 3 su 19 nel primo quarto fra le mura di casa vuol dire che l’avversario non ti ha lasciato molto spazio, malgrado i rimbalzi offensivi presi e i doppi possessi: se però non la butti dentro paghi alla grande. Soprattutto se i sottocenerini giocano di squadra come hanno fatto per l’intera partita, con buoni movimenti di palla e di giocatori.
Una delle armi in più in questo contesto è stata la prova di Martino: battezzato, come si dice in gergo, dagli avversari che si concedono il lusso di lasciar libero uno perché tanto non segna. Martino ha infilato i primi tre tiri, costringendo l’avversario a modificare la sua difesa e a coprire ogni angolo. E se in questa situazione sei inferiore, difendere diventa problematico, soprattutto se anche l’attacco non produce perché il tuo top scorer ha la museruola messa da Williams e Marquiesse, tre punti, e West, sei punti, che sono state le punte... spuntate dall’avversario diretto.
Ora, in gara 4, si tratta di ripetersi. Cosa pensa coach Gubitosa? «Diciamo subito della soddisfazione di vedere la squadra giocare come tale, finalmente direi: aver avuto cinque giocatori in doppia cifra è significativo. Inoltre abbiamo concesso pochissimo in difesa e, a partire dal secondo quarto, anche meno rimbalzi offensivi mentre noi ne abbiamo raccolti in numero sempre maggiore: differenze sostanziali». Pur senza una pedina come Solcà. «Merito di Martino in primis che ha sfruttato al meglio doti che sappiamo che ha, ma che spesso non usa per mettersi al servizio degli altri. Sono contento perché ha costretto Neuchâtel a un cambio di difesa che ci ha poi favoriti ulteriormente». Detto di Williams e la sua difesa, anche gli altri han fatto meglio del solito. «Anche questo è stato un segnale importante, soprattutto aver ritrovato il vero Marko Mladjan dopo due mesi di pochi alti e molti bassi. Per noi è un giocatore fondamentale dal quale vogliamo quanto ha fatto vedere in terra neocastellana».
Anche il duo Clanton-Ballard non ha lasciato che briciole ai lunghi. «Fatta eccezione per Schommer, gli altri han messo assieme una decina di punti, proprio quello che volevamo. Schommer ha messo quindici punti, ma quasi tutti nell’ultimo quarto, quando eravamo oltre i venti di scarto, ci può stare». E gara 4? «Sarà dura, per il viaggio in meno di 48 ore, giocare domenica anziché sabato non è cosa da poco. Però dobbiamo fare di tutto per chiudere la serie e riposarci, per modo di dire, per sabato. Essere riusciti a mettere di nuovo il muso avanti è stato fondamentale e, male che vada, la bella ce la giocheremo in casa. Ma, sia chiaro, l’obiettivo principe è quello di tornare da Neuchâtel con il biglietto della finale in tasca».