A Nosedo la vittoria non si discute, però il coach non le manda certo a dire: ‘Abbiamo perso palle stupide e giocato fuori ritmo: siamo nei playoff!’
La Spinelli Massagno ha iniziato la settima presenza consecutiva nei playoff vincendo in modo chiaro contro il Pully Losanna, evidenziando la differenza tra la seconda e la settima forza della Regular Season, ma palesando anche una certa discontinuità sull’arco dei 40 minuti.
Senza Antonio Ballard (infortunato a un muscolo dell’anca, assenza prevista di una decina di giorni) ma con Kevin Langford al suo posto (presenza impalpabile), Massagno ha avuto un buon inizio (6-0 in 75 secondi grazie a Martino). Poi, dopo due triple di Marko Mladjan e il +10 già al quarto minuto, doppio parziale di 7-0, prima dei vodesi, poi dei ticinesi, con la Sam a galleggiare attorno al +10 senza mai spaccare la partita in modo deciso. Lo statunitense Dequan Morris (5/6 e 10 punti nel primo quarto) ha tenuto a contatto la truppa di Dessarzin, colpevole però di non approfittare al 15’ minuto di un tecnico alla panchina di casa unito al terzo fallo di Marko Mladjan. Ezekiel Craword ha segnato un tiro libero su cinque sul -7, mentre sull’altro versante sono entrati in collaborazione e temperatura tra assist e giocate spettacolari Thomas Dunans e Keith Clanton. Risultato: parziale di 9-0 e +14 alla pausa centrale, nonostante 10 palle perse e 7 rimbalzi offensivi concessi al Pully Losanna.
La Sam Massagno ha più volte avuto l’opportunità di archiviare la contesa, come col 6-0 in entrata di terzo quarto, ma spesso si è fatta male da sola, come col contro break in 46 secondi concesso ai vodesi. Parziale di 0-8 e partita ancora aperta (+12), sebbene il Pully Losanna mai è sceso sotto la doppia cifra di ritardo. Fatto questo che rappresenta la nota meno positiva di una serata comunque serena, soprattutto per l’entrata in materia a inizio confronto. Aspetti positivi e negativi che così sottolinea coach Robbi Gubitosa: «Non abbiamo giocato oggi la nostra pallacanestro con costanza, quando abbiamo alzato l’intensità in difesa e giostrato in modo corale in attacco siamo saliti a +20, ma ci permettiamo anche di perdere palloni stupidi, giocare fuori ritmo e non è il caso, perché siamo nei playoff. Così loro sono tornati a una dozzina di punti più volte. Sono arrabbiato. Sono anche stato deluso da alcuni giocatori che oggi avevano l’opportunità di dimostrare il loro valore e non lo hanno per niente fatto. Atteggiamento figlio dell’attitudine in allenamento».
Positivo l’aver iniziato tre tempi su quattro meglio degli avversari, compreso l’ultimo dove Marko Mladjan ha subito stampato il massimo vantaggio a +22 e chiuso ogni speranza degli ospiti, i quali in un confronto con molte palle perse su ambo i fronti hanno fatto anche peggio dei ticinesi. Il margine per avvicinare la Sam sembra davvero incolmabile per la truppa di Randoald Dessarzin: «Abbiamo segnato 77 punti in trasferta con 13 tiri liberi sbagliati e tirando col 13% dai tre punti. Se i miei giocatori non capisco il potenziale di Massagno, con queste statistiche è impossibile vincere, anche perché già non abbiamo il modo di fermare Clanton, ma in più concediamo a lui di ricevere la palla troppo facilmente».
Insomma, due allenatori non contenti dopo gara-1, già pronti a correggere il tiro per gara-2, sempre a Massagno.