I sottocenerini, che hanno chiuso al secondo posto la stagione regolare, da mercoledì affrontano nei quarti di finale il Pully
Si comincia martedì alle 19.30 con gara 1 dei quarti dei playoff fra Vevey e Neuchâtel. Calendario supercompresso: si giocherà anche il Lunedì di Pasqua, disagi a non finire per tutte le squadre e formula solita con due partite in casa, due partite fuori e l’eventuale quinta in casa della miglior piazzata. La Spinelli non si giocherà l’accesso alle semifinali con i derby, come tutti hanno sperato sino alla fine, ma contro il Pully, e comincerà mercoledì. Calendario, si diceva che è il trionfo dell’assurdo con sei squadre, due di A maschile e 4 di A femminile, già in vacanza dal 23 marzo, quando nei paesi “normali”, leggasi non di arcipelaghi delle banane, giocano mediamente tutte fino a fine aprile. Ma, come sempre, tutti si lamentano e nessuno dice nulla, o quasi.
Torniamo alle nostre logiche esistenziali dicendo che la squadra di Gubitosa è da tempo in serie positiva e ha mostrato le sue qualità anche contro lo spauracchio Vevey, sua compagna di viaggio sulla seconda poltrona, fino a una settimana fa, mandandolo a casa con 22 punti sul groppone. Una Spinelli che sabato ha chiuso la stagione con autorevolezza, pur lasciando a riposo sia Clanton sia Dusan Mladjan, proprio per averli al meglio in questa importante fase della stagione.
La Sam punta al titolo, dopo che si è vista sfuggire la SB League Cup e la Coppa Svizzera, e la squadra è stata costruita per centrare almeno uno dei tre obiettivi, eccezion fatta per la Supercoppa, già vinta a settembre ma che, si sa, conta solo per chi la vince. Il Pully è una squadra non sempre facile per una certa forza in difesa del collettivo, che sa creare difficoltà. Ma la Sam ha tutte le carte in regola per non sprecare inutili energie e chiudere la contesa in tre gare. Però, conoscendo i ragazzi della collina, sarà importante che tutti vadano in campo con le necessarie attenzioni e la determinazione che una partita di playoff richiede.
Il campionato ha un suo linguaggio, le sfide in questa parte della stagione hanno ben altro significato: ogni giocatore che scende in campo dà qualcosa in più, è attento ai dettagli, ogni palla vagante un bersaglio, l’avversario è uno che non deve prenderla mai, o per farlo deve sudare sette magliette. Insomma, il carattere dei playoff richiede un atteggiamento assoluto ed è solo con questo spirito che una squadra deve scendere in campo. Buttare al vento le occasioni significa uno spreco immane di energie per recuperare, e non sempre ci si riesce. Soprattutto, bocche cucite e via, a remare tutti nella stessa direzione: le semifinali sono il primo obiettivo e raggiungerle per la via più breve è uno stimolo in più.