La Spinelli Massagno affronta il Losanna in gara 2 dei quarti di finale. Coach Gubitosa richiama tutti a giocare da playoff. Lunedì gara 3 nel canton Vaud
Siamo a gara 2 dei quarti dei playoff, con la Spinelli che torna in campo contro il Pully dopo la vittoria di mercoledì. Sugli altri campi, scontati i successi di Olympic e Ginevra contro Nyon e Monthey, in campo anche loro domani, mentre il Vevey, che ha perso in casa, a dire il vero un po’ a sorpresa, contro il Neuchâtel in gara 1, giocherà questa sera la seconda sfida.
La Sam ha tutte le carte in regola per fare il bis e andare poi il lunedì di Pasqua – sai che gioia! – a giocarsi la qualifica a Losanna.
Gubitosa a fine gara 1 era un po’ deluso dall’atteggiamento di alcuni suoi giocatori, proprio per un’attitudine per nulla in sintonia con il clima dei playoff: «Mi fa una certa rabbia vedere la mancanza di determinazione in giocatori che mando in campo per avere una maggior resa – ci dice un po’ sconsolato –: nelle serie dei playoff, avere una panchina lunga è l’arma migliore per andare lontani e siamo stati “costruiti” per questo scopo. È evidente che anche pochi minuti di campo devono essere affrontati come se fosse un’ultima ratio e, soprattutto, senza guardare allo score».
I vantaggi sono stati molto ondivaghi... «Proprio per questo voglio maggior continuità: è vero che nei playoff vincere di 1 o di 30 è la stessa cosa da un punto di vista numerico, ma sul lato della mentalità hanno significati molto simili e, cioè, significa lottare comunque senza guardare al risultato. Ciò permette a tutti di acquisire fiducia e responsabilità, permette alla squadra di economizzare energie, non nella partita ma sull’arco delle cinque sfide: se ti qualifichi al turno successivo in tre gare anziché quattro o cinque, significa lavorare con tranquillità e con i tempi giusti per preparare le partite seguenti».
Ci sembrano osservazioni molto costruttive che hanno comunque per bersaglio tutte le componenti della squadra. Avere la testa focalizzata sull’alto rendimento, indipendentemente dal tabellino personale e dal divario in campo, significa avere chiare le idee per arrivare alla fine. Il Pully è una squadra capace di creare problemi, Dessarzin un allenatore che cerca sempre di trovare delle soluzioni, anche atipiche, per sovvertire le sfide. Occorre quindi che tutti siano al top e seguano un canovaccio comune. Se poi i giocatori eviteranno anche i falli tecnici, due pure mercoledì, magari sarebbe più costruttivo. Al d là delle capacità gestionali di alcuni arbitri, a volte avulse dal gioco e dai giudizi equilibrati, bisogna che la Spinelli non venga a trovarsi sempre sotto la minaccia di queste sanzioni, frutto di inutili proteste per falli presunti o veri, fatti o subiti, che non cambieranno mai direzione. Concentrarsi sull’avversaria e sulla resa della propria squadra devono essere gli obiettivi principali, demandando i mugugni e le lamentele a quando si è sotto le docce.