Sabato nel canton Vaud può giocarsi l'accesso alle semifinali di Coppa. Domani sera il Lugano ospita gli Starwings, la Spinelli in trasferta a Pully
Dopo 15 giornate il Riva Basket si trova al quarto posto con 6 vittorie e 9 sconfitte. Di queste ultime almeno tre si sono materializzate per un soffio, più per inesperienza che per altro. Vediamo quindi alcune cifre che ci permettono di capire come la squadra di Piccinelli abbia raggiunto, per ora almeno, un traguardo significativo.
Nella classifica della media punti segnati, la Hunter si trova al secondo posto con 23,2 mentre la Bell è quarta con 20,1, intervallate dalle due del Pully. Nei rimbalzi la Bell è seconda con 12,9 di media, la Veri sesta con 9,1, la migliore delle svizzere! Negli assist la Hunter è quarta con 4,4 di media e nell’efficienza abbiamo le due momo al 7° posto con la Bell a 20 e la Hunter al 9° con 19,3. La Bell è prima nei rimbalzi offensivi con 4,9 a gara, Veri sesta e Picco settima con quasi 3 a gara. In quelli difensivi Bell quarta, con 7,5, Veri 6ª con 6,3. Purtroppo la Hunter è prima anche nelle palle perse, 4,2 di media, ma è pure seconda in quelle recuperate, 3,2, seguita al 6° posto dalla Veri con 2,2, seconda delle svizzere.
Ciò significa che le scelte fatte dalla società si stanno dimostrando molto valide.
A livello di squadra, il Riva ha il quarto attacco, 68,7 di media, ma la sesta difesa, 72,5. È prima nei punti da 2, 25, con il 56,7%, ma ultima nel tiro da 3, 1,7 punti di media con il 16%, tuttavia torna in alto con 13,1 punti dalla lunetta con il maggior numero di tiri liberi a disposizione, 20 a gara. È al secondo posto per i rimbalzi, 12,1 offensivi, ma solo sesta in quelli difensivi, 23,5 ed è terza per palle perse, 19,3 e quarta in quelle recuperate, 10,8. Complessivamente è sesta nella classifica di efficienza, guidata da un irraggiungibile Friborgo a quota 118, con 60,6 (da notare che la seconda, il Nyon è a 73,4).
Insomma, abbiamo una squadra che sta difendendosi molto bene nella sua prima stagione di serie A, dopo la pausa in serie B. Bisogna dire che a livello tecnico globale, da settembre a oggi la squadra è cresciuta bene, anche se ci sono notevoli margini di miglioramento. Il ritorno della Clerici a metà stagione si sta rivelando molto positivo, permettendo al coach di avere un cambio di esperienza in più. Infatti, se c’è una cosa che manca a questa squadra è proprio l’esperienza di quelle che possiamo definire, con grande rispetto, le seconde linee. La fisicità di molte avversarie, sia in fatto di centimetri sia in fatto di chili, è abbastanza evidente in certe altre squadre, ma questo è legato a un fattore di crescita e, soprattutto, di continuità. Sappiamo che il destino di molte giocatrici ticinesi è strettamente connesso con gli studi. Quando sono mature fisicamente per il basket, unendo anche una migliore capacità tecnica, vanno a studiare oltre san Gottardo, costringendo la società a ricominciare sempre dal basso, inserendo in prima squadra giovanissime di 16 e 17 anni e quindi riprendendo il discorso fatto prima legato all’inesperienza e alla crescita. Il fatto di avere due ottime straniere che sanno giocare anche con le compagne, fatta eccezione per qualche eccesso che la Hunter non si fa mai mancare, è un altro fattore di crescita del Riva che vede così davanti a sé un bel futuro. E sabato, a Pully, dovrà fare quello sforzo in più per arrivare alle semifinali di Coppa che sono alla sua portata. Se il tiro da tre si alzasse di qualche punto e le palle perse si abbassassero in maniera consistente, nulla è perso.
Serata per single, quella del 14 febbraio, perché non saranno molte le coppiette che si dedicheranno al basket anziché a una cenetta romantica. Ma il calendario è così, non concede tregua se si vuole fare spazio al 3x3. C’è chi giura che sarà l’ultimo campionato suddito delle scelte Fiba, e vogliamo crederci perché tanto non cambia molto.
I Lugano Tigers ospitano gli Starwings di Basilea, la Spinelli è in trasferta a Losanna, ospite del Pully. Sono due gare che, sulla carta, dovrebbero portare due vittorie, ma non c’è mai certezza nella palla a spicchi, così come in altri sport.
La squadra di Montini, dopo le vittorie contro Monthey e Pully, vuole fare tris. Il Basilea potrebbe essere visto come la vittima designata, ma i renani non sono squadra da sottovalutare malgrado siano all’ultimo posto in classifica, perché le loro partite se le giocano sino alla fine. Con Vevey si sono schiantati nell’ultimo quarto, dopo il 64 pari alla fine del terzo quarto e questo è un risultato che deve far riflettere. La squadra di Montini sta giocando bene, e non da oggi, ma deve sempre stare attenta al fattore falli individuali, perché non può concedersi molti sprechi. È uno dei limiti che potrebbe anche spiegare perché mai la sua difesa è la penultima del campionato con una media di 90 punti subiti, mentre ha il quinto attacco della serie A. Se non hai una panchina lunga, con tutto il rispetto per i giovani e giovanissimi che la occupano, oltre ad avere infortunati di lungo corso come Bernardinello e Alì, si deve “risparmiare” qualche fallo per arrivare alla fine con tutti gli elementi. Il Lugano ha Sampson al primo posto, 22,4 punti di media, e Battey al 6°, 18,1, ma è solo sesto nei rimbalzi, decimo nei rimbalzi offensivi di squadra e settimo in quelli difensivi, cifre che confermano quanto sopra. Contro Basilea, attenzione sin dall’inizio per non complicarsi la vita.
Il Pully, reduce dalla sconfitta in casa in campionato contro i Tigers e in Coppa contro l’Olympic, ospita una Spinelli che ci sembra in crisi d’identità. La squadra di Gubitosa ha giocatori che sembrano l’ombra del loro passato, in particolare Addison e Marko Mladjan. L’americano è chiaramente fuori da tutto, sia in difesa sia in attacco e in lui non si vedono più né le penetrazioni né i tiri dal perimetro, oltre a difendere come basket comanda. Marko non ha ancora recuperato, crediamo soprattutto mentalmente, dagli infortuni patiti negli ultimi mesi che gli hanno tolto continuità. Le sue qualità realizzative sono scemate e la sua difesa troppo ondivaga, due fattori che la squadra fatica a supportare. Forse il canestro all’ultimo secondo di sabato contro il Neuchâtel può essere un déclic importante: la Spinelli non può fare a meno del suo miglior svizzero, soprattutto in questa fase dove si vuole essere al secondo posto. Inoltre, ci vuole una maggior fluidità del gioco e un coinvolgimento maggiore anche di Clanton, l’uomo immarcabile per ogni squadra che, secondo noi, non viene sfruttato abbastanza. Se la Spinelli riuscirà a ritrovarsi sarà dura per tutti, ma occorre che lo faccia già da domani sera.