BASKET

Il Riva la butta via, il Lugano non ha voce in capitolo

I Tigers nettamente sconfitti in quel di Friborgo, mentre in campo femminile le momo spianano la strada al successo del Pully

La due giorni di basket, iniziata venerdì sera con la vittoria della Spinelli contro gli Starwings per 104-79, si è chiusa sabato con due sconfitte: il Riva Basket ha perso in casa contro il Pully per 74-79 e il Lugano ha subito la legge dell’Olympic a Friborgo soccombendo per 108-75.

Andando in ordine di tempi di… esecuzione, cominciamo dalla sconfitta interna del Riva che ha regalato alla squadra dell’eterno Jean Fernandez in panchina, la vittoria confezionando una prestazione da incubo. Alcune cifre sono più che eloquenti per dire come Hunter e compagne han fatto harakiri: 34% al tiro (24/53, 2/13 e 20/38 nei liberi); 24 palle perse! Il Pully, senza eccellere nelle cifre, 39% al tiro, 20/35 nei liberi e “solo” 16 perse, ha perso anche ai rimbalzi, 49-61, ma è bastato per vincere.

Una partita brutta nella quale la Hunter è stata la brutta copia della giocatrice che si conosce: l’ha messa sul personale con la connazionale Willis, ha fatto falli stupidi, fino al 5° che l’ha tolta dal campo dopo 35 minuti, con 4/15 al tiro che ha ovviamente segnato in gran parte l’esito della gara. Un Riva partito assai bene fino al 17-11 al 6’. Poi un parziale di 1-13 appena oltre l’inizio di secondo quarto per il 18-24 che ha incanalato il match nel secondo quarto, con il Pully a inseguire, anche da -8, 33-41 all’ottavo. Dal 37-42 si va sul 43-60 al 9’, frutto di una crisi globale di gioco e di scelte. Poi, all’improvviso c’è il contraccolpo: a cavallo dell’ultima frazione, con una Veri indomita e una Bell finalmente sveglia, l’11-0 porta lo score sul 54-60. Il 5° fallo della Veri al 3’ non toglie la voglia di lottare e si torna a -3, 66-69 al 7’. L’immarcabile Brown ne mette 7 di fila, ma la Clerici, tornata in campo dopo 11 mesi per l’operazione al ginocchio, firma il -4, 71-75. La Bell fa 1/2 nei liberi, -3. Infine, con qualche libero sui falli sistematici dopo i tiri sbagliati, danno il finale a favore delle romande per 74 a 79. Una sconfitta evitabile ma, nel contempo, una gran bella capacità di lottare sino alla fine, il che è una nota di merito al cospetto di una compagine con tre straniere e giovani come le rivensi. È mancata la Hunter, si diceva, ma la Bell, 10/23 al tiro, malgrado i 21 rimbalzi, non è stata al meglio, con troppi errori. Bene le altre, dalla Veri, 13 rimbalzi, alla Picco, 14 punti, alla rientrante Clerici e alle altre. Con un niente in più i due punti erano lì da prendere. Parziali: 18-21, 19-21, 12-18, 74-79.

Riva: Hunter 9, Bell 28, Galli, Montesanti, Picco 14, Balmelli 1, Ghidini 4, Veri 5, Clerici 10, Lattuada 3, Iemma.

I Lugano Tigers hanno perso senza remore a Friborgo: i parziali nei quarti di 18-16, 31-21, 22-17, 37-21, la dicono lunga sull’andamento della gara. Stare a soli 12 punti dai burgundi dopo due quarti è un segnale utile a capire che i bianconeri sanno giocare a basket e di squadra. Poi, come in altre partite di questa stagione, la mancanza di uno straniero e di ricambi all’altezza dei padroni di casa, hanno penalizzato Bracelli e compagni. Lo dimostrano i 37 punti dell’ultimo quarto giocato per onor di cronaca, ma non certamente per rimontare una partita ormai andata. Diciamo che la squadra di Montini ha ben altri obiettivi che battere l’Olympic che ha tirato col 57% dal campo, il 69% da 2 e il 37% da 3, prendendo 42 rimbalzi e perdendo 11 palloni, contro il 43% al tiro del Lugano, con il 50% da 2 e un 6/20 da 3, 31 rimbalzi e 14 palle perse. Insomma, cifre che danno l’ordine di differenza fra due squadre, l’una con 4 giocatori in doppia cifra e 4 fra 8 e 9 punti, al cospetto dei 3 soli in doppia del Lugano e gli altri con un massimo di 7 con Bracelli.

Lugano: Sampson 22, Williams 21, Bracelli 7, Battey 10, Warden 6, Picco 2, Montanari 2, Dell’Acqua 5, Donnelly 0, Maglia 0.