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La Federazione lancia la volata per la successione di Sergi

Il nuovo presidente di Swiss Basketball verrà eletto all'assemblea straordinaria del 9 dicembre. Già tre i candidati noti: Marangoni, Siviero e Sefolosha

Il vodese gode del sostegno di De Grottau e Clivaz
(Keystone)

Swiss Basketball apre la volata alla successione del presidente Giancarlo Sergi con un comunicato in cui spiega la possibile procedura, anzi, ciò che vuole si faccia. Durante la prossima assemblea straordinaria del 9 dicembre, con la presentazione dei conti, ci sarà spazio per votare la successione alla carica di presidente della Federazione. Un’apertura verso colui o colei che vorrà prendere questo scranno, con la presentazione dei candidati aperta sino all’8 novembre. Ci vorranno un curriculum vitae, una lettera di motivazioni e il programma di fondo. Finora c’è stata la candidatura spontanea di Alexandre Marangoni, presidente dell’Olympic una decina d’anni fa. Ma le questioni serie vertono su altre candidature, come ha evidenziato la stampa romanda, facendo da sostegno, soprattutto a Friborgo, a quella di Thabo Sefolosha, ben protetto alle spalle da una persona conosciuta come De Grottau, recente presidente dell’Olympic, con il codazzo di Clivaz quale supporto tecnico-arbitrale. Ma, per fortuna direi, al di là del nome eclatante di Sefolosha, che potrebbe indurre i più sprovveduti a credere che essere un ex giocatore dell’Nba sia una garanzia per gestire una federazione, ci sono anche altre correnti che temono una restaurazione, con il ritorno di alcuni personaggi che hanno avuto una parte importante di comando, fin quando è stato detto loro un significativo… basta.

La candidatura di Sefolosha dovrebbe quindi arrivare sul tavolo di Sb nei tempi concordati, al pari di quella di Andrea Siviero, come letto nell’intervista apparsa il 18 ottobre su questo giornale. Una candidatura forte che dovrebbe avere il sostegno della maggioranza dei delegati, perché Siviero è un uomo al di sopra delle parti, non è legato a nessuno dei predecessori e ha una visione molto propositiva del basket svizzero e di come riformarlo. Inoltre non si trova confrontato con la resistenza di una componente del basket come quella arbitrale, che ha chiaramente manifestato la sua disapprovazione per i contenuti di certe dichiarazioni. Infatti, in una lettera a Le Matin della quale siamo venuti in possesso, gran parte degli arbitri ha sconfessato le dichiarazioni che lo stesso Clivaz aveva rilasciato contro la nuova gestione arbitrale. In un lungo scritto, gli arbitri in questione descrivono la nuova gestione, quella con Pizio e il suo gruppo di lavoro, quale nuova via per il futuro dell’arbitraggio. Non più vessazioni, non più atteggiamenti di supponenza gestionale, fine del clientelismo arbitrale, con la conseguenza che a dirigere certe partite erano sempre i sudditi più fedeli, ma un’apertura e una gestione più condivisa e sostenibile. Il lavoro svolto in questi ultimi mesi testimonia un diverso atteggiamento, soprattutto in campo, a favorire un clima più disteso e colloquiale fra le parti, pur sapendo che gli errori e le diverse interpretazioni del gioco ci saranno sempre. Ma ciò non dev'essere un motivo di ritorsione. Inoltre il clima nel gruppo dei ‘fischietti’, con anche una maggior apertura anche verso le arbitre, sta favorendo una crescita tecnica che molti attori hanno riconosciuto in questi mesi. Nessuno, lo dicono chiaramente, è scappato di fronte alla nuova conduzione e viene rimandata al mittente ogni forma di critica espressa dallo stesso Clivaz sulla stampa.

Ora inizierà una campagna promozionale da parte dei contendenti, ci auguriamo corretta e improntata sulla progettualità per una Federazione diversa. Le molte critiche espresse sull’agire di Swiss Basketball in questi anni hanno cercato, almeno da parte nostra, di sensibilizzare l’opinione pubblica su certe storture che hanno creato numerosi problemi e situazioni di difficile gestione. Ma ora c'è l’apertura al dialogo concessa da Sb, con l’imperativo, per chi sarà eletto o eletta all'assemblea, di far parte della Federazione da gennaio a maggio, mese nel quale Sergi uscirà di scena, per poter entrare in sintonia gestionale, prendere conoscenza di tutti i meccanismi federativi e delle sue componenti e non partire da zero al momento dell’entrata in funzione. Poi, è chiaro, la scelta delle persone che affiancheranno la nuova direzione sarà fondamentale. Va pur detto che la dirigenza attuale lascia la Federazione in un’ottima situazione finanziaria, il che è sempre un buon punto di partenza per rendere accattivante il ruolo della stessa nei confronti delle società. Ma questo è un discorso per il futuro. L’importante è che le associazioni chiamate a votare non si lascino ingannare dagli specchietti per le allodole, ma vogliano davvero un cambiamento strutturale e gestionale sostenibile e di aiuto alla ricrescita del basket.