Sabato a Nosedo gara 1. Gubitosa: ‘Vorremmo riprenderci quel che ci han tolto un anno fa’
Siamo a gara 1 delle semifinali dei playoff con le gare Spinelli contro Neuchâtel e Olympic contro Ginevra. Tutto secondo i pronostici tranne forse l'eliminazione di Vevey alla quinta contro un Neuchâtel messo sotto di 30 punti in gara due e gara tre. La sconfitta in gara 4 ci puzzava un po’ di scelta, con tutti i rischi del caso come si è visto, ma per Vevey si trattava forse di certezze di un incasso in più e un’altra partita di amalgama di una squadra che si è ricomposta come d’incanto in questo mese.
Invece gara 5 è stata tesissima sino alla fine con Neuchâtel a gettare il cuore oltre l’ostacolo e vincendo a due secondi dalla fine. Il commento di Robbi Gubitosa a questa serie dei quarti: che Union hai visto? «Chiaramente il Neuchâtel è una squadra non così completa in ogni reparto ma il gioco d’assieme è stato pagante. Hanno giocatori intercambiabili quasi in ogni ruolo con giocatori molto in palla, come si è visto con Dalan Ancrun, una signora guardia capace di mettere 28 punti».
Chi sarà l’ago della bilancia? «Non credo ci sia un solo giocatore: giovedì abbiamo visto De La Fuente infilare due triple micidiali a due minuti dalla fine: non è una partita secca ma una serie che potrebbe arrivare alla quinta. Sono due squadre che si conoscono bene, sappiamo pregi e difetti e quindi sarà una lotta anche nel trovare le giuste misure per fare la differenza. Loro forse pagano un po’ dazio sotto le plance. Il 38 a 28 ai rimbalzi doveva essere favorevole a Vevey e invece…»
Questa Spinelli non gioca da una settimana, l’Union ha chiuso i quarti solo giovedì notte a Vevey: differenze fisiche importanti? «A questo punto dei playoff non direi proprio: in fondo abbiamo giocato solo tre partite, perché gara 2 e 3 anche loro non han faticato più di tanto… perdendo con 30 punti di scarto. Quindi direi che le forze fisiche ci sono, bisognerà vedere come ci si trova a livello mentale».
Eppoi c’è una vendetta in ballo, o no? «Diciamo che vorremmo riprenderci quel che ci han tolto un anno fa…»
Nei quarti la Sam ha dimostrato di saper stare sul pezzo per 40 minuti senza cali d’intensità: una conquista? «Direi una crescita essenziale in un torneo come questo: noi dobbiamo essere concentrati e determinati dal primo all’ultimo minuto e pensare unicamente al bene della squadra. Ai ragazzi ho detto che gli arbitri non ci devono interessare, sprecare energie in lamentele è un atteggiamento sbagliato: dobbiamo essere concentrati solo sul gioco e sull’avversaria».
Marko Mladjan intanto è recuperato. «Per noi Marko è una pedina fondamentale, perché è un giocatore che sa essere quasi immarcabile. Nei quarti abbiamo avuto delle belle risposte da Andjelkovic e dagli altri lunghi, ma con Marko abbiamo anche un potenziale d’attacco importante».