I vodesi hanno beneficiato del rinvio della semifinale di Coppa e domani affronteranno l’Olympic al completo. Le ragazze hanno chiuso il percorso europeo
Il rinvio, arrivato venerdì pomeriggio, della sfida di semifinale di Coppa Svizzera fra Vevey e Spinelli, ci ha fatto rizzare le antenne, quelle non paraboliche ovviamente. Il Vevey ha giocato l’ultima partita a Lugano il mercoledì 1° febbraio e poi ha avuto un turno di pausa il 4-5 febbraio. Infine, ha mandato i soliti certificati medici, guai a dubitarne però, per rinviare la semifinale di Coppa. Richiesta, ovviamente, accordata da Swiss Basketball e quindi mercoledì affronterà l’Olympic, immaginiamo al gran completo, vale a dire con il recupero di Dubas e Sefolosha. Mica bruscolini perché uno è il migliore dei suoi da mesi e il secondo non è logicamente secondo a nessuno, stranieri compresi. Non solo i due non ci sarebbero stati sabato, ma questo lo diciamo noi e anche qualche spiffero vodese, ma saranno bei freschi per giocarsi il secondo posto nella tana dell’Olympic, dopo che i burgundi sabato si sono sudati sino al quarantesimo l’accesso alla finale di Coppa.
Inoltre, non ci avrebbe meravigliato un recupero della semifinale di mercoledì se i dirigenti non mi avessero già detto che non avrebbero accettato una simile proposta: infatti si giocherà sabato 18 alle 17.30, con il rinvio delle due gare di campionato previste dal calendario.
Conclusioni non ne tiriamo perché ogni lettore ha il diritto di pensarla come meglio crede, ma tante concomitanze e tante casualità, favorevoli o sfavorevoli dipende da chi le vive, ci sembrano un po’ troppo…
La Nazionale femminile è andata in scena per chiudere la sua storia nel gruppo H delle qualificazioni agli Europei: i risultati sono stati disarmanti: 43-81 contro il Lussemburgo, dicasi il Lussemburgo: in Slovacchia si è perso per 78-50, mentre nell’ultima sfida dell’altro giorno c’è stata una "onorevole" sconfitta a Friborgo contro l’Italia, 63-79. Ricordiamo, per le statistiche e non, che in Italia si era perso per 78-29! Cifre impietose che ci mostrano come, in campo europeo, il nostro basket femminile arranchi veramente sul fondo. Contro un’Italia in formazione assai sperimentale, le nostre hanno fatto qualcosa in più nel senso che non sono state asfissiate dalle avversarie e hanno potuto stare in linea di decenza per tre quarti di gara, grazie a una buona percentuale da 3.
La constatazione più evidente è che non abbiamo sufficienti giocatrici per poter pensare di produrre gente di livello e, con 7 sole squadre, ci si chiede se si può pretendere di più?
Il progetto di ricostruzione da qualche parte c’è, ma non sappiamo quando avremo modo di vedere, come e se si arriverà a dare qualche frutto.
Dopo un sabato di Coppa, ma semifinali monche per il rinvio di Vevey - Spinelli, torna il basket con un turno infrasettimanale spalmato su ieri e oggi: in campo per le ticinesi solo il Lugano che ospita il Monthey: per i vallesani, dopo la Coppa, eccoli di nuovo in Ticino, 15 giorni dopo la partita a Massagno: di che essere felici, non c’è dubbio. Inoltre con ancora l’indigesta sconfitta casalinga contro l’Olympic, dopo essere stato avanti anche di 16 e di 9 punti a 4 minuti dalla fine: poi, fra cambi estemporanei e paure ataviche dell’illustre avversaria, uno 0 a 12 li ha condannati. Eppure già contro la Spinelli il Monthey aveva fatto vedere cose molto positive e, non fosse stato per qualche cambio improprio, a nostro parere ovviamente, la partita poteva anche finire diversamente. Fatto è che, dopo due simili sconfitte, contro i bianconeri la determinazione dovrebbe essere un’altra. Ne è convinto anche Montini, coach bianconero: «Sono sicuro che saranno molto concreti, è una squadra che si avvale di 4 stranieri e una panchina solida di buoni svizzeri. Per noi sarà durissima, vista l’assenza di Lawrence».
Un sostituto è in arrivo? «Lo stiamo cercando ma bisogna fare tante considerazioni fra costo e durata: intanto siamo questi».
Aver recuperato Zinn è già un fattore positivo? «Certamente ma non aspettiamoci miracoli dopo oltre venti giorni d’infortunio. Inoltre Hamilton ha ripreso ad allenarsi solo lunedì e quindi vedremo sul campo quale sarà la sua resa».
A Nyon avete tenuto a lungo e solo la stanchezza vi ha privato della lucidità necessaria per arrivare alla vittoria. «È vero, abbiamo lottato pur essendo ad armi impari in fatto di numero e qualità e senza due pedine fondamentali. Ma questo Monthey è di ben altro spessore e non è il caso di farci illusioni. So che tutti entreranno in campo con la massima voglia, ma rendiamoci anche conto delle differenze: poi, è vero, in campo può succedere di tutto».
L’inizio è previsto alle 19.30 all’Elvetico e il tifo, oggi come sempre, sarà una spinta essenziale per lottare.