Una vittoria e una sconfitta nel turno infrasettimanale. Decisivi due parziali: la Spinelli piazza un 32-0, il Lugano incassa un 10-29
Nemmeno la Coppa vinta riesce a portare un buon numero di spettatori a Nosedo per questa sfida infrasettimanale, esattamente come all’Elvetico a spalti molto poco occupati (eufemismo). Una vittoria, quella della Spinelli e una sconfitta, quella dei Tigers, in sintonia con pronostici ed effettivi.
Sarà il weekend da sbornia collettiva per la vittoria della Spinelli con lunghi retaggi, fatto è che contro il Neuchâtel la squadra di Gubitosa è stata sostenuta solo da un centinaio di spettatori.
Primo quarto al piccolo trotto con la Spinelli che va a +5, 14-9 al 5’. Poi Neuchâtel approfitta delle distrazioni individuali e piazza un 7-0: 14-16. Gubitosa chiama timeout, mette in campo fino al nono giocatore e la musica cambia: un parziale di 11-0 manda i neocastellani a -9, 25-16, prima del 25-18 alla pausa. Secondo quarto con due triple di Bogues e Koludrovic che portano al 3’ la Sam a +11, 31-20 e il coach ospite al timeout. Vantaggio sempre attorno ai 10 punti senza grandi invenzioni in campo: poi nell’ultimo minuto la Spinelli torna a +11, 47-36, con 5 liberi consecutivi e gli ospiti a litigare col ferro.
Quattro palle perse in entrata di quarto dal Neuchâtel proiettano i padroni di casa a +19 dopo neanche 3 minuti, 55-36 e il disperato coach ospite chiama timeout. Rimessa neocastellana e altra palla persa! Determinazione al massimo, non c’è che dire, e 57-36 Sam a 17’15" dalla sirena finale. Sic! Parziale che sale fino a 32-0 al 6’, 69-36 e poi finalmente arrivano 2 punti degli ospiti dopo 6’36". La difesa ticinese non concede spazi e i cambi di Gubitosa sono continui, senza che il ritmo cali. Con un 3+1 e un’altra tripla di Bogues si va all’ultima pausa sull’80-41, con un parziale di quarto di 33-5. Fosse la boxe, game over per manifesta inferiorità.
Di puro scorrimento l’ultimo quarto, nel senso di passare il tempo, perché non c’è più stata partita, ma solo spazi per tutti e, chi più chi meno, ognuno ha fatto la sua parte. Certo è che, al netto della prestazione difensiva della Spinelli nel terzo quarto, un Neuchâtel così dimesso non l’avevamo mai visto: 87-44 al 5’, mentre il risultato finale l’ha siglato Koludrovic, 99-51.
I Lugano Tigers, senza Zinn e Lawrence, hanno resistito metà gara, 36 pari dopo due quarti, al cospetto del Vevey senza Dubas e Sefolosha e senza Bavcevic in panca. Poi la squadra vodese ha calcato sull’intensità e ha messo in mostra le sue maggiori doti e non c’è più stata partita: il 10-29 nel terzo quarto ha marcato la differenza fra le due squadre e il Vevey ha chiuso senza problemi la gara sul 70-88. Con un Hamilton a sparacchiare, 3/11 nei liberi, bene hanno tenuto il campo Matasic e soprattutto Mina. Warden ha chiuso con una doppia doppia, 10 punti e 14 rimbalzi.
Coach Montini, scoppiati nella ripresa? «Diciamo che sono soddisfatto da quanto fatto nel primo tempo, giocato con un certo ordine. Poi, chiaramente, la qualità tecnica e la panchina lunga del Vevey hanno avuto il sopravvento appena han chiuso la difesa e i 19 punti di scarto nel terzo quarto sono stati letali. Dobbiamo essere bravi a fare tesoro di certi progressi e degli errori fatti, per poter crescere individualmente e come squadra. Siamo sinceri, senza due pedine essenziali come Zinn e Lawrence era difficile fare molto di più».
Spinelli Massagno: D. Mladjan 9, Williams 2, Bogues 19, Martino 9, M. Mladjan 16, Koludrovic 7, Zoccoletti 12, Andjelkovic 5, James 3, Galloway 15, Stevanovic 0, P. Kovac 2.
Lugano Tigers: Hamilton 13, Bracelli 5, Ross 19, Warden 10, Matasic 10, Mina 13, Ali. Ne Maglia, Zinn, Agustoni