Yaroslava Mahuchikh ritocca il record del salto in alto, Faith Kipyegon quello (già suo) dei 1'500 femminili. Mujinga Kambundji quarta nei 100 m
A Parigi, dove ha fatto tappa la Diamond League, Yaroslava Mahuchikh ha scritto una pagina di storia. La 22enne ucraina ha infatti stabilito il nuovo primato mondiale nel salto in alto, superando l'asticella posta a quota 2,10 m, un centimetro in più di quanto aveva saltato Stefka Kostadinova ai Mondiali di Roma del 1987. Mahuchikh è riuscita nell'exploit addirittura al suo primo tentativo, dopo aver superato quota 2,07 m al secondo. Sarà ovviamente l'ucraina la donna da battere alle Olimpiadi di Parigi.
Quello del salto in alto non è però stato l'unico primato mondiale caduto a Parigi, dove la keniana Faith Kipyegon ha ritoccato di 7 centesimi quello, già suo, dei 1'500 m femminili, portandolo a 3'49"04.
Da annotare pure l'ottima gara degli 800 m maschili, con l'algerino Djamel Sedjati che con il tempo di 1'41"56 ha battuto il keniano Emmanuel Wanyonyi (1'41"58) e il francese Gabriel Tual (1'41"61): il trio ha fatto segnare rispettivamente la nona, decima e undicesima miglior performance di tutti i tempi. Solo David Rudisha e Wilson Kipketer hanno corso più veloce di loro.
Sul fronte svizzero, Mujinga Kambundji nei 100 m si è dovuta accontentare del quarto posto. La bernese ha corso in 11"22 la gara che ha visto imporsi la lussemburghese Patrizia van der Weken in 11"06. Vincitrice in 11"01 dei Campionati svizzeri una settimana prima, Mujinga non è dunque riuscita a scendere al di sotto del muro degli 11". Jason Joseph non è invece riuscito a qualificarsi per la finale dei 110 hs: il basilese ha corso in 13"41 la sua serie qualificativa, chiudendola al sesto posto. Correndo in 20"89, William Reais è invece arrivato sesto nei 200 m vinti dal dominicano Alexander Ogando in 19"98.