L'Athletics Integrity Unit ferma il primatista mondiale fino al maggio 2029. ‘Le irregolarità emerse nel passaporto biologico erano causate dal doping’
L'Aiu, acronimo che sta per Athletics Integrity Unit, ha deciso di usare la mano pesante nei confronti di Rhonex Kipruto, il ventiquattrenne keniano detentore del primato mondiale dei 10'000 m su strada. Record che, però, il mezzofondista africano si vedrà togliere, dopo che – si legge nel comunicato diffuso dall'Aiu – «il tribunale disciplinare ha concluso che le irregolarità emerse nel suo passaporto biologico erano la conseguenza dell'assunzione di doping». Oltre al primato mondiale, stabilito nel 2020 a Valencia (con il tempo di 26'24‘’), Kipruto vedrà cancellati tutti i risultati da lui stabiliti tra il 2 settembre del 2018 e l'11 maggio del 2023, e tra quelli figura anche il bronzo ottenuto – sempre nei 10'000 m – ai Mondiali di Doha del 2019.
Naturalmente, Kipruto – che era provvisoriamente sospeso dal maggio dell'anno scorso – dovrà anche fare i conti con una pesante squalifica: addirittura sei anni di stop, ciò significa che non potrà rimettersi a gareggiare prima del mese di maggio del 2029. Quanto al suo primato mondiale dei 10'000 m, la sua paternità dovrebbe essere dell'etiope Berihu Aregawi, che l'anno scorso aveva corso in 26'33‘’.