Per Chico Cariboni ai Mondiali la Svizzera può puntare a 3 finali. I migliori atleti andranno a caccia di record e molti di loro saranno poi a Bellinzona
Da domani, con la finale della marcia di 20 km e del peso maschile e dei 10’000 m femminile, l’inizio dell’eptathlon (con Kälin) e diverse qualificazioni (tra cui la 4x400 mista, di cui fa parte anche Ricky Petrucciani e i 1’500 m con Wind ed Elmer), scattano i Mondiali di atletica di Budapest. La Svizzera si presenta nella capitale ungherese con diverse frecce al suo arco e con una delegazione mai così numerosa per una rassegna iridata, di 37 atleti. Ci presenta la rassegna ‘Chico’ Cariboni, raggiunto poco dopo l’arrivo a Budapest: «Avere così tanti svizzeri è sicuramente un bel segnale, come viene spesso ripetuto, dagli Europei di Zurigo del 2014 via, c’è stata una crescita costante, sia di numero di atleti, sia della loro forza. Arrivare a una finale mondiale è già un evento eccezionale per la Svizzera e adesso possiamo pure giocarci qualche carta per le medaglie, anche se non sarà facile. Abbiamo Ehammer nel lungo, poi Joseph con il settimo tempo sui 110 m ostacoli, disciplina in cui tutti i tempi sono molto vicini, mentre Ditaji Kambundji può sicuramente arrivare in finale nei 100 m ostacoli. Siamo inoltre presenti in tutte le staffette, tranne la 4x400 maschile, per una piccola nazione come la nostra non è poco».
Qual è dunque l’obiettivo che si può porre Swiss Athletics? «La medaglia sarebbe un sogno, mentre un obiettivo ragionevole può essere portare a casa da tre a quattro finali. Abbiamo i tre atleti già citati, poi un’ Angelica Moser che potrebbe entrare tra le migliori otto nell’asta. Per Mujinga Kambundji sarà difficile, ma mai dire mai, con la sua esperienza può uscire qualcosa di buono, i tempi per andare in finale saranno attorno al 10”97, non è impossibile centrarlo, poi bisognerà vedere come stanno le altre, al Mondiale è veramente importante essere in forma il giorno giusto. Con la sua assenza – e quella pure pesantissima di Del Ponte – la vedo invece dura per la 4 x 100 femminile. Ma chissà che non possa farcela subito la 4 x 400 mista, oppure una tra Werro e Hoffmann negli 800».
L’unico ticinese presente a Budapest sarà dunque Ricky Petrucciani, cosa aspettarsi da lui? «In questa stagione non lo abbiamo ancora visto così in forma, ma l’anno scorso è cambiato tutto in poche settimane e qualche giorno fa ha corso un buon cento. Stiamo a vedere cosa succederà, ma ha un programma durissimo, visto che ha domani mattina le eliminatorie nella staffetta, eventualmente la finale la sera e le qualificazioni della gara singola la domenica, per cui credo che arrivare in semifinale sarebbe un exploit».
Ampliando lo sguardo a livello internazionale, quali sono i nomi da tenere d’occhio? «Per me la gara più bella saranno i 200 m uomini, con Lyles contro Knighton, Tebogo e tutti gli altri. Sarà bellissima anche la sfida tra Fraser-Pryce e Ta-Lou sui 100 m, promettono spettacolo i 400 m maschili, con Warholm, Dos Santos e Benjamin. Sui 400 ostacoli femminili peccato che a Femke Bol mancherà la principale concorrente, la statunitense McLaughlin. Poi ci saranno dei bellissimi concorsi, con Ryan Crouser nel peso, Armand Duplantis nell’asta e delle gare spettacolari nel fondo, con le sfide tra Kipyegon e Hassan, o anche una Tsegay sui 5’000 e nei 1’500. Vedremo anche se tra gli uomini Ingebtrigtsen riuscirà a battere nuovamente tutti gli africani. Difficile dunque trovare delle gare non avvincenti in questo Mondiale».
Chissà quindi che non possa cadere qualche record mondiale… «Nel mezzofondo ai Mondiali è difficile avere dei record, ma nella velocità Lyles ci proverà sicuramente, così come i vari Crouser e Duplantis».
L’ambiente a Budapest come sarà? «Prima di tutto bisognerà vedere se la pista è veloce, ma penso di sì, visto che lo stadio è nuovo e bellissimo, può contenere 35’000 spettatori e penso che nelle sessioni serali sarà bello pieno, perché sono stati venduti diversi biglietti, anche i prezzi non sono esagerati. Inoltre venendo in albergo in taxi dall’aeroporto si vede molta pubblicità per l’evento in giro per la città. Per quanto riguarda la meteo, quando sono arrivato stava piovigginando, ma era comunque caldo. Per i prossimi giorni è previsto bel tempo e meno caldo che da noi, per cui le condizioni saranno ottimali».
La nazionale di casa cosa può attendersi? «Ha un paio di atleti di punta, per esempio nel martello, ma pochi. Chissà che non possa prendere slancio, come abbiamo fatto noi nel 2014, da questo evento. Un tempo era più forte, mentre adesso sta ricostruendo. C’è comunque nel peso lo statunitense di chiare origini ungherese Joe Kovacs».
Pochi giorni dopo il termine dei Mondiali, diversi dei nomi presenti a Budapest saranno invece di scena a Bellinzona per il Galà dei Castelli: «Sarà un piccolo mondiale – annota Cariboni, responsabile tecnico dell’evento –. Nel disco abbiamo il campione olimpico (lo svedese Stahl) e quello mondiale (lo sloveno Ceh) in carica, la campionessa olimpica Allman, che ha rinunciato alla tappa di Diamond League di Pechino per venire a Bellinzona, senza dimenticare l’olandese Van Klinken. Vedere uomini e donne tirare assieme sarà sicuramente uno spettacolo, era difficile fare meglio di così, l’unica assente di spicco è Perkovic, che va in Cina. Se tutto va bene e con l’aiuto della meteo potremmo essere il miglior meeting al mondo dopo quelli di Diamond League».
Diversi nomi si sono poi aggiunti alle altre gare: «Nell’alto, a fianco di Tamberi, ci sarà il terzo di Tokyo, l’ucraino Protsenko; Little correrà sui 400 ostacoli con Bol e nei 400 con Van Niekerk e Petrucciani, ci sarà il campione europeo Hudson-Smith. Lo spettacolo sarà dunque superiore a quello dello scorso anno. Inoltre altri nomi si aggiungeranno ancora, visto che dobbiamo ancora annunciare il parterre dei 100 m maschili e femminili».
Ci sarà poi il City Event di Locarno con l’asta femminile e le varie Morris, Bradshaw, McCartney e Sutej: «Sarà un concorso bellissimo, tutto procede bene, sperando che nessuno si infortuni prima. Speriamo di avere una grande risposta del pubblico, durante i salti ci sarà la musica preferita delle saltatrici, per cui sarà una vera festa e un bel veicolo per il giorno successivo. Poi tireremo le somme, assieme anche alla città, valuteremo le forze a nostra disposizione, ma non è da escludere che in futuro porteremo più eventi a Locarno».
Infine sui 1’500 m Elmer andrà a caccia del record svizzero: «Abbassare di tre secondi il personale è molto difficile, ma Elmer ha fatto un enorme miglioramento negli ultimi due anni e speriamo possa scendere sotto i 3’34”, un tempo di assoluto valore, solo Pierre Délèze ha fatto meglio. Ha 26 anni ed è il momento buono per fare il definitivo salto di qualità».
I protagonisti dei Mondiali in che condizione arriveranno? «Saranno sicuramente in forma, perché avranno tre giorni prima la Weltklasse e poi ancora due tappe di Diamond League, a Bruxelles e a Eugene. L’anno scorso invece Bellinzona era l’ultima gara stagionale e molti atleti erano arrivati stanchi. Quindi i tifosi accorrano allo stadio, i biglietti sono in vendita e l’evento, dopo anni di successo è ormai collaudato».