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Baumann, Käser e Schaad, i tre moschettieri del fondo rossocrociato

I Campionati svizzeri di Ulrichen sono stati l'ultima fatica del terzetto. L'occasione per una retrospettiva sui punti salienti delle loro carriere

Per Baumann una carriera costellata di successi
(Keystone)
1 aprile 2025
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È sulle nevi dell'alto Vallese che Roman Schaad, Erwan Käser e Jonas Baumann che, salutati da un grandissimo applauso dei presenti, hanno assolto alla loro ultima fatica con gli sci di fondo ai piedi. Il terzetto, che per anni ha fatto parte dei quadri nazionali e a cui è pure stato tributato il giusto riconoscimento espresso da Reto Krüger e Fabrice Schuwey, delegati e rappresentanti di Swiss Ski, ha infatti dato il suo alle competizioni in occasione dei Campionati svizzeri andati in scena a Ulrichen.

Roman Schaad, classe 1993, è svittese di Unteriberg. La passione per lo sci gli è stata trasmessa dai fratelli, e sin da giovanissimo si è fatto notare. A 18 anni partecipa al Campionato mondiale juniores e regala alla Svizzera la medaglia di bronzo nella 10 km. E subito inizia la scalata passando dai quadri di selezione C, B e A di Swiss Ski. In carriera ha partecipato a due Olimpiadi e a quattro Mondiali. Nel 2016 a Zweisimenn ha vinto il Campionato svizzero nello sprint. E poi tantissime sono state le sue vittorie nei concorsi validi per Swiss Cup e Swiss Loppet. Ma Schaad è stato anche colpito da una serie di infortuni a un ginocchio, e questo ha in un certo senso determinato la sofferta decisione di chiudere la carriera.

Erwan Käser, invece, è un romando, di Bex per la precisione. Sin da bambino si è appassionato agli sport di scivolamento sulla neve. Ha così aderito al locale Sci Club e nei concorsi giovanili fra Le Brassus, Diablerets e Blonay ha saputo mettersi in evidenza. Sotto la sapiente guida e i consigli impartiti da Daniel Hediger, indimenticato pluricampione svizzero, ha frequentato il liceo per sportivi di Davos e la scuola reclute sportiva di Macolin, entrando in seguito al servizio della Confederazione nel corpo delle Guardie di confine. Ha vinto almeno una decina di titoli di campione Ski Romande nelle località del Chablais, Châtel e Bovonne. Erwan è stato campione svizzero dello sprint nel 2014 a Leysen e nel 2023 a Silvaplana. Una menzione la meritano però anche le quattro medaglie d’oro ottenute con i colori delle Guardie di confine. Nel 2016 a Sparenmöss assieme a Uli Schnider e Livio Bieler. Nel 2017 in Val Monastero nel team sprint con Uli Schnider. Negli assoluti del 2018, andati in scena a Steg (Principato del Liechtenstein), nella staffetta sulle alture di Malbun sono stati ancora Bieler e Schnider a salire sul gradino più alto del podio assieme a Käser nuovamente. Lo stesso trio è poi andato a imporsi nel 2019 nello sprint della rassegna di Engelberg.

Ed eccoci a Jonas Baumann, sicuramente il più forte dei tre. È sugli sci già a sei-sette anni e vince le gare dei bambini a Splügen. Poi, quando è un poco più grandicello, arriva a San Bernardino in occasione della gara organizzata dal Gruppo sportivo Molinera. Vince e stravince, tanto da far dire a Marzio Pronzini, storico presidente della società di Lumino: «Questo ragazzo farà una grande carriera». E la previsione si avvera e si concretizza. Jonas brucia le tappe inizialmente fra gli juniores, dove supera regolarmente i pari età di S. Moritz, Davos e Pontresina, e viene selezionato dapprima nei quadri C e B della nazionale. Si impegna moltissimo e vince con grande regolarità parecchie maratone nazionali legate alla Swiss Cup e Swiss Loppet. Con la squadra nazionale partecipa a tre Olimpiadi e a otto Mondiali. Per rimanere all'interno dei confini nazionali, vanno citati i due titoli di campione svizzero, entrambi nella 15 km: nel 2012 a Campra e nel 2015 a Kandersteg (a inseguimento). Ma è nei primi mesi del 2025 che esplode la classe di Jonas, con la bellissima doppietta che firma nella tappa ticinese di Swiss Cup. A Campra il 15 e 16 febbraio domina lo sprint di sabato e si ripete domenica nella 15 km. Il 6 marzo, ai Campionati mondiali di Trondheim, fa parte del quartetto rossocrociato impegnato nella staffetta che riesce a chiudere al secondo rango alle spalle della Norvegia, ma davanti alla Svezia. Grandi onori quindi per Cyril Fähndrich, Valerio Grond, Jason Rüesch e Jonas Baumann, che a 35 anni chiude la bellissima carriera con gli onori internazionali.