Nel corpo di Imogen Simmonds ritrovate tracce di Ligandrol, ma l'esame del capello la scagionerebbe: la sostanza l'aveva assunta il partner a sua insaputa
Inglese di nascita ma trapiantata a Ginevra, dove gareggia sotto i colori rossocrociati, Imogen Simmonds è risultata positiva a un test nel mese di dicembre prima di partire per la Nuova Zelanda, dove si sono svolti i Campionati del mondo Ironman 70.3. A darne notizia è la Federazione svizzera di triathlon. Tuttavia, in un dettagliato post su Istagram la campionessa europea 2019 proclama la sua innocenza, e le indagini avrebbero rivelato che il partner di lunga data della Simmonds aveva assunto il Ligandrol – un modulatore del recettore degli androgeni per il trattamento di malattie legate alla perdita di massa muscolare – nel periodo in questione per ottimizzare il proprio corpo, senza però informare la sua ragazza. Un campione dei capelli della Simmonds confermerebbe la negatività della triatleta, mentre invece nel corpo del suo compagno sono state effettivamente trovate tracce di Ligandrol. Date le circostanze, tra cui un test antidoping negativo sei giorni prima e 22 giorni dopo quello positivo, l’entourage ritiene che la causa della trasmissione sia stata lo scambio di fluidi corporei attraverso i rapporti sessuali.