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La Öberg vince la gara regina; fra gli uomini svetta Strömsheim

Ai Mondiali di Lenzerheide, la svedese ha preceduto la francese Michelon e la norvegese Kirkeeide; svizzeri ed elvetiche lontani dal podio

23 febbraio 2025
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Benché a metà gara fossero ancora del tutto presenti le chance per conquistare una medaglia, nella gara femminile con partenza in massa Aita Gasparin e Lena Häcki-Gross hanno poi terminato la competizione di nuovo lontane dal podio: la prima ha chiuso infatti all'11° posto, mentre la seconda ha dovuto accontentarsi della 21a posizione.

A vincere la medaglia d'oro nella gara regina dei Campionati del mondo di Lenzerheide – disputata su 12,5 chilometri e con quattro sessioni di tiro – è stata la svedese Elvira Öberg (due giri di penalità), che ha preceduto l'outsider francese Océane Michelon, staccata di 9"4 (tre giri di penalità) e la norvegese Maren Kirkeeide, che ha accusato 16" di ritardo (anche lei punita con tre tornate supplementari).

Dopo due errori con la carabina commessi nelle prime fasi di gara, pareva impossibile che Aita Gasparin (31enne grigionese) potesse abbandonare le parti basse della graduatoria, ma poi la grigionese si è ben ripresa e a un certo punto è riuscita ad avvicinarsi addirittura alla top 10.

Molto meglio aveva cominciato la giornata Lena Häcki-Gross, che nei giorni scorsi aveva chiuso al quarto posto la gara sprint e in quinta posizione quella a inseguimento: grazie a una performance impeccabile alla prima sessione di tiro, l'obvaldese di Engelberg si era ritrovata addirittura al comando. Meno precisa la 29enne si è mostrata nella seconda sessione di sparo (1 giro di penalità), ma nonostante ciò ha saputo rimanere nel gruppo di testa. Il primo turno di tiro in piedi, invece, le è stato fatale: a causa di ben due giri di penalità, è infatti scivolata al 18° posto. Cinque in tutto sono stati i bersagli mancati da Lena Häcki-Gross, che su una neve piuttosto alta non è poi stata in grado di recuperare tutti i metri persi a causa delle varie penalità accumulate. Assente invece Amy Baserga, che non era riuscita a ottenere la qualificazione fra le migliori 30.

A 25 anni, la svedese Elvira Öberg vince il suo primo titolo importante a livello individuale, che si aggiunge a quello messo in bacheca nella staffetta in occasione delle Olimpiadi di Pechino (2022).

Deludenti anche i maschi

Misursatisi sui 15 km, non è andata meglio agli sciatori maschi: Hartweg, Stalder e Burkhalter, infatti, hanno terminato fuori dai primi 15. Il podio parla totalmente norvegese: oro a Endre Strömsheim, argento per Sturla Holm Laegreid e bronzo a Johannes Thingnes Boe. Fallita dunque la rincorsa a un podio da arte di Niklas Hartweg, già 5° nell'individuale e 4° nella staffetta mista. Dopo cinque bersagli centrati, lo svittese si è ritrovato brevemente al comando, ma due errori a metà gara lo hanno poi fatto scivolare al 17° rango. Sebastian Stalder (25°), come Hartweg, ha commesso 3 errori in tutto alla carabina, mentre Joscha Burkhalter – benché abbia fallito solo due tiri – è stato piuttosto lento sugli sci e ha chiuso al 26° posto.