La penultima fatica dei Mondiali di Lenzerheide sorride alla Norvegia, che precede Francia e Germania
La staffetta maschile rossocrociata ha chiuso in buona settima piazza la penultima fatica dei Mondiali di Lenzerheide, dominata in lungo e in largo dalla Norvegia. Nonostante i primi due frazionisti abbiano mancato due bersagli ciascuno, sia Sturla Holm Laegreid che Johannes Thingnes Boe hanno sparato in modo impeccabile. Il podio è stato completato dalla Francia (a 41"9) e dalla Germania (a 1'35"9).
Il quartetto elvetico composto da Sebastian Stalder (due errori), Joscha Burkhalter, James Pacal e Niklas Hartweg ha iniziato alla grande la prova. Chiusa la prima frazione si è infatti ritrovato ai piedi del podio, ma lo zurighese ha mancato quattro bersagli cedendo il testimone al giovane Pacal in ottava piazza. Il friborghese, neofita sulla ribalta iridata, ha sparato in modo tutto sommato pulito mostrando però alcune lacune nel tratto sciato. Hartweg è dunque stato costretto a una grande rimonta, risalendo di quattro posizioni grazie al 9/10 nelle sessioni di tiro.
L'ambiziosa staffetta femminile ha invece masticato amaro. Dopo i numerosi piazzamenti d'onore sulle nevi grigionesi, le rossocrociate si auguravano di regalare una soddisfazione alle oltre 17mila persone assiepate nei dintorni della Roland Arena. Già la prima frazionista ha tuttavia fatto scendere le chance di conquistare una medaglia. Fra tutti, proprio l'esperta Elisa Gasparin ha conosciuto la classica giornata storta. Nella sua decima e ultima staffetta iridata, la 33enne ha dovuto effettuare un giro di penalità. “Forse ci siamo messe troppa pressione addosso. Sapevamo di poter issarci sul podio". La folla record ha comunque reso giustamente omaggio alla carriera dell'engadinese. “È stata una montagna russa di emozioni. Sono molto amareggiata della mia prova, ma felice di tutto questo calore", ha dichiarato visibilmente commossa la seconda delle sorelle Gasparin.
Gasparin che ha ceduto il testimone ad Amy Baserga a più di un minuto dal podio. La giovane biatleta ha tuttavia pure lei riscontrato qualche difficoltà al poligono, evitando all'ultimo un'altra penalità, aumentando dunque il gap a un minuto e mezzo. Aita Gasparin ha poi recuperato terreno grazie a due giri veloci e due sessioni di tiro impeccabili. Partendo dalla nona casella, Lena Häcki-Gross ha però compromesso definitivamente le chance di medaglia incontrando una disavventura nel tiro da sdraiata. Ben quattro giri di penalità. Il successo è finito nelle mani dell'inarrivabile Francia: le campionesse in carica hanno preceduto di oltre un minuto la Norvegia e la Svezia.