Rally

Dakar, classifica di nuovo decisa dalle penalità

Per la terza volta in una settimana, la giuria è costretta a cambiare gli ordini di arrivo; ne beneficiano in questo caso Quintero e Benavides

9 gennaio 2025
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Errori che costano caro: lo statunitense Seth Quintero per le auto e l'argentino Luciano Benavides nelle moto si sono aggiudicati la tappa di giovedì della Dakar grazie alle penalità inflitte a chi li aveva preceduti al traguardo.

Nelle 4 ruote, il qatariota Nasser al-Attiyah (Dacia), 5 volte vincitore del celebre raid, aveva spinto parecchio sul gas per recuperare la mezz'ora persa il giorno precedente a causa di problemi tecnici, e aveva tagliato per primo la linea del traguardo dopo i 428 km di speciale fra Al Ula e Haïl, in Arabia Saudita. I giudici, però, gli hanno in seguito inflitto una penalità che ha finito per favorire il suo rivale Seth Quintero (Toyota).

«Al-Attiyah ha ricevuto 10 minuti di penalità per esser giunto al traguardo col veicolo privo di una ruota di scorta», hanno comunicato gli organizzatori. Dallo scorso venerdì, giorno iniziale della Dakar, è la terza volta che la giuria modifica l'ordine di arrivo diverse ore dopo la conclusione di una tappa, sempre per penalizzazioni o bonifici attribuiti a posteriori.

Al comando della generale c’è sempre il sudafricano Henk Lategan (Toyota), seguito a 10'17" dal saudita Yazeed al-Rajhi (Overdrive).

Ktm dominante

Anche nelle moto la giuria ha dovuto metter mano alla classifica, a farne le spese è stato il francese Adrien Van Beveren. Al comando lungo tutta la seconda parte del percorso, il 34enne – alla sua decima Dakar – ha tagliato per primo il traguardo in sella alla sua Honda, ma i giudici gli hanno comminato una penalità di due minuti per eccesso di velocità. È così scivolato al secondo posto, a 47" dall'argentino Luciano Benavides, mentre terzo è giunto il cileno José Ignacio Cornejo Florimo.

In classifica, l'australiano Daniel Sanders (Ktm) resta comodamente al comando con oltre 7 minuti di margine sullo spagnolo Tosha Shareina (Honda) e quasi 18’ su Ross Branch, pilota della Hero (Botswana).

Venerdì è prevista per tutti una giornata di riposo, dato che siamo a metà della corsa. Sabato si torna su piste e sterrati per un'impegnativa speciale di 605 km fra Haïl e Al Duwadimi. La Dakar si concluderà il 17 gennaio fra le dune del deserto dell'Empty Quarter, al confine con gli Emirati Arabi Uniti.