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Kansas City e Detroit, con le spalle al muro c’è più gusto

Chiefs e Lions si sono salvati per il rotto della cuffia, dimostrando di sapersi trarre d'impiccio anche nelle situazioni più scabrose

12 novembre 2024
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Sapersi trarre d’impiccio anche nelle situazioni più scabrose, è questa la dote che rende grande uno sportivo. Vincere facile è certamente inebriante, ma soltanto chi si è trovato con le spalle al muro e ha comunque saputo scovare un metodo per ribaltare la situazione e uscirne vincitore può avere l’intima certezza della sua superiorità, se non altro di carattere e forza di volontà. Vale per le discipline individuali come per quelle di squadra e nell’ultimo weekend la Nfl ha regalato alcuni esempi illuminanti. Se la vittoria di Baltimore contro Cincinnati è soprattutto frutto della sciagurata decisione dell’head-coach Zac Taylor di puntare, a 42” dalla fine, su una conversione da due punti (fallita), susseguente al quarto passaggio da touchdown (nella circostanza per Ja’Marr Chase) di Joe Burrow, invece di accontentarsi di un Pat che avrebbe assicurato ai Bengals il pareggio e l’overtime, ben diverso è il modo nel quale Kansas City e Detroit hanno volto a loro favore una situazione che agli occhi di tutti sembrava disperata. Cominciamo dai Chiefs, l’unica compagine ancora a punteggio pieno con un record di 9-0. Quando a un secondo dalla fine, a capo di un drive da 43 yarde, Wil Lutz si apprestava al field-goal del sorpasso, sembrava che Denver fosse destinata a infrangere l’imbattibilità dei campioni in carica, ancora una volta piuttosto sterili in fase offensiva. Al momento del calcio, tuttavia, Leo Chenal, ha battuto il suo avversario diretto Alex Forsyth e con un colpo di reni assolutamente non scontato per un ragazzo di 192 cm x 113 kg, ha allungato la sua manona ed ha bloccato la conclusione del kicker dei Broncos. Un gesto piuttosto raro nel football, se è vero che nel 2023 soltanto 17 field-goal sono stati bloccati su un totale di addirittura 1’012 tentativi. Un gesto che ha preservato l’imbattibilità di una squadra spesso salvata in stagione dalle qualità della sua difesa e che questa volta ha potuto fare affidamento sullo special team, quello che, lungo la strada del successo, viene considerato come il “reparto” meno importante, ma che in molte circostanze rappresenta l’ago capace di far pendere la bilancia da una o dall’altra parte. Questa volta l’ha fatta pendere a favore dei campioni in carica, i quali possono continuare a sognare la “perfect season”, la stagione senza sconfitte, sin qui riuscita soltanto ai Miami Dolphins del 1972.

Kansas City non è l’unica squadra a essersi tratta d’impiccio quando si trovava con le spalle al muro. E forse non è un caso che a tener compagnia a Mahomes e compagni ci sia Detroit, la compagine più in forma della Nfc e ovvia candidata a un posto al Super Bowl. La situazione dei Lions, impegnati sul difficile campo degli Houston Texans – autori di un primo tempo di altissimo livello, in particolare nella connessione tra C.J. Strout e John Metchie III – non era altrettanto drammatica di quella di Kansas City, ma la grande prestazione della difesa texana ha fatto sì che all’inizio dell’ultimo quarto Detroit fosse ancora in ritardo di 10 punti e con in regia un Jarod Goff autore di ben cinque intercetti (alla fine avrà una misera percentuale di completi del 50%). Una vittoria, quella della franchigia del Michigan, entrata di diritto nell’albo dei record della Nfl: mai nessuna squadra dal 1970 a oggi era uscita vittoriosa con cinque intercetti sul groppone e un massimo di 15 punti da recuperare. Detroit ha compiuto il miracolo, con un quarto tempo nel quale ha, almeno in parte, ritrovato verve offensiva e solidità difensiva, regalandosi la possibilità di calciare il field-goal del sorpasso a 4 secondi dal termine. E dalle 52 yarde Jake Bates ha mandato il pallone a sfiorare il palo e a insaccarsi per i tre punti di una vittoria quasi insperata per tre quarti di partita.

Non se l’è invece cavata Washington, caduta nella capitale contro Pittsburgh che si annuncia come uno degli avversari maggiormente accreditati di Kansas City e Buffalo (di fronte nel big-match di domenica sera). Senza molti proclami, gli Steelers hanno collezionato vittorie su vittorie fino a un record di 7-2 che le pone soltanto una partita alle spalle dei Bills. E il successo ottenuto contro i Commanders, tra le migliori squadre della Nfc, è di quelli che fanno parlare. Stavolta, la vecchia stella sul viale del tramonto (Russell Wilson) ha vinto il duello a distanza con il nuovo astro nascente (Jayden Daniels). Ha sì lanciato sette yarde in meno (195 a 202) e un intercetto contro il “clean sheet” del prodotto di Lsu, ma ha pure messo tre volte la palla in endzone a favore di Pickens, Williams e Freiermuth, mentre Daniels si è dovuto accontentare dei tre touchdown su corsa di Ekeler (2) e McNichols. Washington, avanti nel punteggio all’inizio dell’ultimo quarto (27-21), non è riuscita a chiudere la sfida, nemmeno quando il runner degli Steeles, Jaylen Warren, ha commesso un fumble a una yarda dalla endzone, consegnando il pallone ai padroni di casa.

Da segnalare, infine, la vittoria di Miami nel Monday Night al SoFi di Los Angeles contro i Rams. Dopo tre sconfitte consecutive i Dolphins sono tornati al successo, mentre Stafford e compagni si sono fermati dopo tre vittorie di fila. La sfida, poco esaltante dal profilo tecnico e spettacolare, ha però riportato in endzone Tyreek Hill. Il “Ghepardo” era reduce da sette partite senza touchdown, l’astinenza più lunga della carriera per il ricevitore selezionato otto volte per il Pro Bowl. Le quattro partite d’assenza di Tua Tagovailoa (commozione cerebrale) hanno pesato sulle prestazioni di Hill, il quale, tuttavia, rimane convinto delle possibilità di raggiungere i playoff, nonostante nell’era del Super Bowl soltanto tre squadre (Cincinnati Bengals 1970, Washington Commanders 2020 e Jacksonville Jaguars 2022) siano riuscite ad accedere alla post-season partendo da un record di 2 vittorie e 6 sconfitte.

NATIONAL FOOTBALL LEAGUE

Week 10:¬ Baltimore - Cincinnati 35-34. Carolina - NY Giants ot 20-17. Chicago - New England 3-19. Indianapolis - Buffalo 20-30. Jacksonville - Minnesota 7-12. Kansas City - Denver 16-14. New Orleans - Atlanta 20-17. Tampa Bay - San Francisco 20-23. Washington - Pittsburgh 27-28. LA Chargers - Tennessee 27-17. Arizona - NY Jets 31-6. Dallas - Philadelphia 6-34. Houston - Detroit 23-26. LA Rams - Miami 15-23

Week 11: ¬Philadelphia (7-2) - Washington (7-3). Chicago (4-5) - Green Bay (6-3). Detroit (8-1) - Jacksonville (2-8). Miami (3-6) - Las Vegas (2-7). New England (3-6) - LA Rams (4-5). New Orleans (3-7) - Cleveland (2-7). Pittsburgh (7-2) - Baltimore (7-3). Tennessee (2-7) - Minnesota (7-2). NY Jets (3-7) - Indianapolis (4-6). Denver (5-5) - Atlanta (6-4). San Francisco (5-4) - Seattle (4-5). Buffalo (8-2) - Kansas City (9-0). LA Chargers (6-3) - Cincinnati (4-6). Dallas (3-6) - Houston (6-4)