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L’ego di Hill e la tracotanza della polizia: scintille a Miami

La Week 1 della Nfl ha visto ‘Cheetah’ prima in manette, poi decisivo in campo. Buon esordio per il dynamic kickoff. Deshaun Watson, disastro senza fine

Tyreek Hill (semi nascosto) ‘ammanettato’ dai compagni di squadra dopo un touchdown
11 settembre 2024
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Risultati a sorpresa, infortuni, nuove regole, addirittura giocatori arrestati – o quanto meno fermati – poche ore prima di scendere in campo. La giornata inaugurale della nuova stagione di National Football League non ha risparmiato i colpi di scena. Partiamo proprio dal caso di Tyreek Hill, ricevitore nominato dai suoi pari “miglior giocatore della Lega nel 2023”. Mentre si stava recando all’Hard Rock Stadium di Miami, è stato fermato dalla polizia che intendeva contestargli alcune infrazioni al codice della strada (tra le altre, il mancato utilizzo delle cinture). Potete immaginare quale possa essere l’epilogo quando in conflitto entrano una star milionaria dall’ego che travalica la capacità di contenimento del pianeta Terra e una pattuglia di agenti di polizia intenzionati a dimostrare da che parte stanno forza e potere. La discussione è finita con “Cheetah” sdraiato a terra e ammanettato e con il compagno di squadra Calais Campbell, intervenuto nella discussione, pure lui con le mani dietro la schiena. Una volta placato il nervosismo, i giocatori sono stati rilasciati e hanno potuto disputare la sfida d’apertura contro Jacksonville, nella quale Hill ha pure messo a segno un touchdown da 80 yarde. Un caso del quale si continuerà a discutere, anche per le parole espresse dal giocatore a fine partita: «Cosa sarebbe successo se non fossi stato Tyreek Hill?». In una società nella quale l’uso ingiustificato della forza da parte della polizia ha provocato più di una tragedia, la domanda è lecita…

Parlando di risultati, la prima giornata ha proposto una sola sorpresa, ma di quelle da far strabuzzare gli occhi. New England, considerata nei ranking pre-stagionali come la squadra più debole, è andata a imporsi a Cincinnati. Ai Bengals, è vero, mancava qualche elemento importante (Tee Higgins su tutti), tuttavia la sconfitta ha fatto rumore, soprattutto per le difficoltà dell’attacco, con Joe Burrow insufficiente (21 su 29 per 164 yarde e nessun touchdown) e un gioco di corsa che, partito Mixon (159 yarde per Houston contro Indy), con Zack Moss fatica a svilupparsi (appena 44 yarde). Per contro, New England ha corso bene con Rhamondre Stevenson (120 yarde) e forse non sarà la squadra materasso che molti si aspettavano. L’esordio sulla sideline di Jerod Mayo, sostituto del monumento Bill Belichick non poteva essere migliore.

Veniamo alle nuove regole, in particolare quella del dynamic kickoff. La Lega lo ha introdotto per evitare scontri eccessivamente duri tra i giocatori e per aumentare il tasso di ritorni, drammaticamente precipitato negli ultimi anni. Qualcosa è cambiato, per quanto non in maniera drastica. Nella prima giornata sono stati effettuati 172 kickoff, 57 dei quali hanno prodotto un ritorno. Si tratta di un tasso del 33,1%, comunque più elevato rispetto al 20,5% di dodici mesi fa. Nel corso delle prime 16 partite si è assistito a un kickoff riportato in endzone (DeeJay Dallas di Arizona per 96 yarde), contro i 4 dell’intera stagione 2023. Inoltre, i ritorni di almeno 40 yarde sono stati 3, contro una media di 1,3 a settimana nel 2023. Tuttavia, appare ancora chiaro come chi calcia preferisca concedere all’avversario la partenza dalle 30 yarde, piuttosto che rischiare di subire un ritorno monstre. Per combattere ulteriormente questa tendenza si potrebbe pensare di avanzare il punto di ripresa del gioco alle 35 o addirittura alle 40 yarde, rendendo così molto meno interessante cercare il touchback.

Il football è uno sport estremamente fisico e ogni settimana chiede il suo tributo di infortuni. Il più grave è con tutta probabilità quello occorso a Derrick Brown, defensive tackle di Carolina, fresco di un rinnovo di contratto da 96 milioni di dollari, finito sotto i ferri per un problema al ginocchio che rischia di costargli l’intera stagione. Ma a far scorrere fiumi di inchiostro è stato il k.o. di Jordan Love, quarterback di Green Bay, destinato secondo molti a percorrere le orme dei suoi gloriosi predecessori in gialloverde (Brett Favre e Aaron Rodgers). A 8” dalla fine, con i Packers sotto 34-29 a Philadelphia, nell’estremo tentativo di cavare un coniglio dal cilindro si è fatto placcare da Jalen Carter. Nell’azione, il ginocchio sinistro ha riportato una lesione al legamento collaterale che costringerà Love a una riabilitazione di alcune settimane. La squadra non lo ha comunque inserito nella lista delle “riserve infortunate”, per cui le speranze di rivederlo in campo in meno di un mese sono più che buone.

È invece andata meglio ad Aaron Rodgers, un anno fa finito al tappeto con il tendine d’Achille rotto dopo appena una manciata di snap. Lunedì sera ha finalmente debuttato per davvero con la maglia dei New York Jets, per quanto la sua prestazione contro San Francisco non sia stata all’altezza di un futuro Hall of Famer (13 su 21, 167 yarde, un touchdown e un intercetto). C’è ancora molta ruggine da togliere dopo un anno di inattività e in questo senso i 40 anni compiuti a inizio dicembre certo non aiutano.

Ruggine che sembra non più riuscire a grattar via, Deshaun Watson, quarterback di Cleveland, sistematicamente fischiato nella sconfitta con Dallas. Nel film Draft Day, Sonny Weaver (Kevin Costner) con uno spregiudicato draft rimette in piedi la franchigia dei Browns. Nella realtà, Cleveland nel 2022 ha forse messo a segno il peggior colpo di mercato dell’intera storia della Nfl. Ha concesso a Watson un contratto di 220 milioni garantiti e spedito a Houston tre prime, una terza e due quarte scelte per un giocatore selezionato tre volte (dal 2018 al 2020) al Pro Bowl. Ma anche un giocatore rimasto fermo un anno per problemi contrattuali e squalificato per 11 partite dalla Nfl (scontate con la maglia dei Browns) dopo che venti donne lo avevano denunciato per molestie sessuali (un nuovo caso sembra essere scoppiato proprio in queste ultime ore). In due anni nell’Ohio ha disputato 12 partite per 204 passaggi completati (2’217 yarde), 14 touchdown e 9 intercetti. Domenica ha fatto pure peggio, con un 24 su 45 per 169 yarde una segnatura e due intercetti. Numeri da backup o poco più. I dirigenti dei Browns si sono ovviamente pentiti della loro avventatezza, ma per via dei giochi legati al salary cap, per i prossimi due anni non potranno liberarsi di Watson. Una scelta che mette una seria ipoteca sul futuro prossimo di una delle più disastrate franchigie della Nfl.

Risultati e programma

Week 1: Kansas City - Baltimore 27-20. Philadelphia - Green Bay 34-29. Atlanta - Pittsburgh 10-18. Buffalo - Arizona 34-28. Chicago - Tennessee 24-17. Cincinnati - New England 10-16. Indianapolis - Hiuston 27-29. Miami - Jakcosnville 20-17. New Orlenas - Carolina 47-10. NY Giants - Minnesota 6-28. LA Chargers - Las Vegas 22-10. Seattle - Denver 26-20. Cleveland - Dallas 17-33. Tama Bay - Washington 37-20. Detroit - LA Rams ot 26-20. San Francisco - NY Jets 32-19.

Week 2: Miami (1-0) - Buffalo (1-0). Baltimore (1-0) - Las Vegas (0-1). Carolina (0-1) - LA Chargers (1-0). Dallas (1-0) - New Orleans (1-0). Detroit (1-0) - Tampa Bay (1-0). Green Bay (0-1) - Indianapolis (0-1). Jacksonville (0-1) - Cleveland (0-1). Minnesota (1-0) - San Francisco (1-0). New England (1-0) - Seattle (1-0). Tennessee (0-1) - NY Jets (0-1). Washington (0-1) - NY Giants (0-1). Arizona (0-1) - LA Rams (0-1). Denver (0-1) - Pittsburgh (1-0). Kansas City (1-0) - Cincinnati (0-1). Houston (1-0) - Chicago (1-0). Philadelphia (1-0) - Atlanta (0-1).

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