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Kansas City e Mahomes vogliono riscrivere la storia

Scatta giovedì notte la stagione Nfl. Mai nessuno ha vinto il titolo per tre volte consecutive, ora ci provano i Chiefs. Occhio al nuovo kickoff

4 settembre 2024
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Mai nessuno in 58 anni è stato in grado di vincere il Super Bowl per tre volte consecutive. Non i New England Patriots di Tom Brady, non i Pittsburgh Steelers di Terry Bradshaw, non i Dallas Cowboys di Troy Aikman e nemmeno i Miami Dolphins di Larry Csonka. Potrebbero riuscirci, in prima assoluta, i Kansas City Chiefs di Patrick Mahomes. Sono ancora loro, infatti, i favoriti di una National Football League che scatterà (ora svizzera) nella notte tra giovedì e venerdì con un prologo che mai come quest’anno potrebbe già fornire un’indicazione sul futuro delle due squadre coinvolte. A scendere in campo saranno, come da tradizione, i campioni in carica, per l’occasione proprio i Chiefs, i quali affronteranno i favoriti della Afc North, i Baltimore Ravens. Chi uscirà sconfitto, si ritroverà subito la strada in salita in una Conference che promette scintille, con almeno undici compagini che ambiscono ai play-off, sette delle quali sono convinte di poter andare fino in fondo. Un po’ meno competitiva appare la Nfc, anche se la Nfl è bella proprio perché da un anno all’altro i valori in campo possono mutare senza preavviso e dare adito a sorprese positive come negative. Buffalo, Miami, NY Jets (Afc East), Baltimore, Cincinnati (Afc North), Houston (Afc South), Kansas City, Los Angeles Chargers (Afc West), Dallas, Philadelphia (Nfc East), Detroit, Green Bay (Nfc North) e San Francisco (Nfc West) dovrebbero essere le squadre in grado di contendersi un posto alla finalissima in programma il 9 febbraio 2025 al Superdome di New Orleans. Molto, però, dipenderà dagli infortuni: nel football ne bastano un paio piazzati in ruoli strategici (in particolare quello di quarterback) per mandare a ramengo un’intera stagione.

Campi d’allenamento e partite di preseason hanno già mietuto il loro bel numero di vittime, a partire dal quarterback J.J. McCarthy decima scelta assoluta dell’ultimo draft (Minnesota) e campione uscente Ncaa con Michigan, costretto a un intervento chirurgico al menisco, in seguito al quale dovrà saltare la sua stagione da rookie. McCarthy faceva parte di una delle covate più generose degli ultimi anni in tema di registi. Delle prime dodici scelte del draft, sei sono cadute proprio su quarterback: Caleb Williams (Chicago), Jayden Daniels (Washington), Drake Maye (New England), Michael Penix (Atlanta), lo sfortunato McCarthy e Bo Nix (Denver). Per il momento, Williams, Daniels e Nix hanno strappato un posto da titolare, gli altri dovranno pazientare, probabilmente nemmeno tanto vista la concorrenza tutt’altro che esaltante nelle loro rispettive squadre.

Sul mercato, l’estate è stata movimentata da numerose transazioni in grado di cambiare il volto di una squadra: Justin Fields a Pittsburgh (da Chicago), Stefon Diggs a Houston (da Buffalo), Keenan Allen a Chicago (da LA Chargers), Derrick Henry a Baltimore (da Tennessee), Haason Redick ai NY Jets (da Philadelphia), Christian Wilkins a Las Vegas (da Miami), senza contare il ritorno nella lega di coach Jim Harbaugh il quale, partito da San Francisco nel 2014 (dopo aver portato i 49ers al Super Bowl) e aver trascorso un decennio nella Ncaa con Michigan (dove ha vinto il titolo 2023), ha deciso di accasarsi sulla sideline dei Los Angeles Chargers. Quello di Harbaugh è senza dubbio un comeback intrigante, ma non è l’unico. Su una delle due sponde della Grande Mela, quella verde dei Jets, dovrebbe esserci finalmente l’esordio in pompa magna di Aaron Rodgers, fermo tutta la passata stagione dopo la rottura del tendine d’Achille al secondo snap della partita d’esordio. Tra i bookmaker il suo rientro spinge la compagine di New York nelle zone altissime delle preferenze, tuttavia bisognerà capire quanta benzina è rimasta al futuro Hall of Famer dopo un 2022 deludente, un 2023 trascorso ai box e, soprattutto, un’anagrafe che ha scavalcato la soglia dei 40 anni.

Ma le novità non si fermano a giocatori o allenatori di spicco che vestiranno una maglia diversa da quella nella quale eravamo abituati a vederli. Nel football non esiste l’equivalente dell’International Board del calcio, per cui le regole possono essere modificate con il solo consenso dei proprietari delle 32 squadre, i quali hanno quale unica stella polare l’aumento dello spettacolo e, di conseguenza, quello degli introiti. E così, è stato deciso di stravolgere il kickoff, divenuto negli ultimi anni sempre più marginale a causa dei pochissimi ritorni (dall’80% del 2010 al 21,8% del 2023), per sostituirlo con il modello in vigore per alcuni anni nella XFL, una delle leghe minori che hanno provato a sopravvivere allo strapotere della Nfl. Dal punto di vista tecnico-tattico, sarà proprio questa la principale novità della stagione, in grado di cambiare radicalmente l’azione del kickoff. Durante la preseason, invero, non si sono viste innovazioni particolari, tuttavia è probabile che i coordinatori degli special team abbiano voluto nascondere le carte a loro disposizione fino alla partita d’esordio. In cosa consiste il nuovo kickoff? Spiegarlo è più complicato che guardarlo, per cui consigliamo di dare un’occhiata al breve ed esaustivo filmato proposto dai Pittsburgh Steelers (https://www.youtube.com/watch?v=umTd77tHAgI). Lo scopo del cambiamento è di creare maggiore dinamismo, qualche possibilità in più per ritorni importanti e, soprattutto, limitare gli infortuni, perché d’ora in poi la velocità d’impatto sarà limitata dalla vicinanza delle due linee.

Tornano puntuali come sempre, invece, gli International Games, le partite giocate al di fuori dei confini statunitensi. Tre sfide a ottobre a Londra, una in novembre a Monaco e, grande novità, una data anche in Sudamerica (la prima in assoluto): si giocherà questo venerdì all’Arena Corinthians di Sao Paulo, in Brasile. Prosegue, dunque, l’espansione di una Nfl che per il 2025 ha già programmato anche una partita in Spagna, più precisamente al Santiago Bernabeu di Madrid.

Anche nella Ncaa, la cui stagione è iniziata nel primo weekend di settembre, ci sono grosse novità. La principale riguarda i playoff. Fino al 2014 non esistevano ed era un “comitato di saggi” a stabilire la classifica e, dopo i Bowl di fine anno, il vincitore del campionato. Nell’ultimo decennio si è optato per una sorta di final four tra le prime quattro del ranking (sempre stilato dalla commissione). Da quest’anno accederanno alla post season ben 12 squadre. I cinque campioni di Conference meglio classificati nel ranking andranno a occupare le prime cinque caselle nella lista-playoff (le prime quattro accederanno direttamente ai quarti di finale), griglia che sarà completata da altre sette squadre fino alla dodicesima in graduatoria. Le partite del primo turno si disputeranno in casa della compagine meglio piazzata, mentre quarti di finale e semifinali verranno divisi a rotazione tra i Bowl chiamati New Year’s Six (quest’anno quarti di finale a Fiesta, Peach, Rose e Sugar, semifinali a Orange e Cotton). La finale continuerà a essere assegnata di anno in anno e non sarà legata a un Bowl (il 20 gennaio 2025 si giocherà ad Atlanta).

Insomma, per gli amanti del football sta per scattare una stagione densa di novità. Una stagione da non perdere…