Non bastano i tempi regolamentari per decidere la sfida con il Sayaluca. Ma nell'overtime ci pensa Franco Briccola
Ancora una volta, come già successo nella finale degli Europei, a Sayaluca e Malcantone non sono bastati i tempi regolamentari per spezzare l’incredibile equilibrio che regna tra le due squadre più in forma del momento. Dopo aver subito l’1-0 in inferiorità numerica ad opera di Jan Von Ritter nel primo periodo, nel secondo tempo il Sayaluca ha preso in mano le redini della partita con due reti fulminee di Alain Didier e Matteo Kaufmann, seguite dal gol spettacolo di Fabiano Santoro, al 38’. Ad accorciare le distanze ci ha pensato, appena 30" più tardi, Carlo Briccola in powerplay. Nel periodo conclusivo, il Malcantone è tornato a spingere e al 42’ Davide Praderio ha firmato il pareggio. Neppure 1’ dopo Andrea Involti entra in modo scomposto sul ginocchio del malcapitato Alain Didier, meritandosi una grave penalità di 5’. Il Sayaluca non riesce ad approfittarne, anche perché Franco Briccola, Nakia Alberti e tutta la difesa del Malcantone coadiuvata da un Demian Burri incredibile tra i pali, non concedono nulla ai luganesi. Nel finale il Malcantone sfiora a più riprese la rete del k.o., ma la bravura dell’estremo difensore del Sayaluca, Stefano Brazzola, manda tutti ai supplementari. Dopo 1' di overtime, l’ennesima leggerezza della difesa del Sayaluca regala la pallina sulla paletta del top sniper Franco Briccola, che non ci pensa due volte e infila la rete che vale la prima Coppa Svizzera della storia del Malcantone. «Dopo la sconfitta dolorosa dell’anno scorso, volevamo rifarci – spiega il match winner Briccola –. Quando ci mettiamo la testa giusta possiamo battere chiunque, anche la squadra numero uno del campionato (Sayaluca)».
Nonostante il livello stellare di entrambe le finaliste, alla fine ha vinto la squadra che ha commesso meno errori e che si è dimostrata più matura nei momenti delicati dell’incontro. «Tutti i miei giocatori erano pronti fisicamente e mentalmente a fare quello che gli veniva chiesto», sottolinea un soddisfatto Kevin Schuler, coach del Malcantone. «Sull’arco di tutta la partita abbiamo meritato».
«Complimenti al Malcantone, perché vincere contro il Sayaluca non è mai facile», commenta l’inconsolabile coach del Sayaluca, Renzo Ricci, che non nasconde qualche rammarico: «Nel secondo tempo li abbiamo azzannati e dovevamo chiuderla. In powerplay non abbiamo realizzato neppure una rete».
Di altissimo livello anche il pubblico: a Léchelles le tifoserie ticinesi erano praticamente appaiate nel pieno rispetto reciproco e sempre mostrando il massimo fairplay.
Grande soddisfazione anche per il presidentissimo, Pio Ruspini, impegnato in un braccio di ferro con il comune di Agno, che sembra voler tarpare le ali di questa società di successo del Malcantone che, nonostante le avversità, solo in questo 2024 si è già laureata campionessa europea challenge e campionessa di Coppa Svizzera.